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Turchia, morto prof italiano: era lì per un progetto Erasmus, è precipitato in un burrone

Alessandro Angelucci, 34enne di Pescara, insegnava storia bizantina all’Università di Chieti-Pescara. Era in Turchia con un gruppo di studenti.
A cura di Susanna Picone
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Un cittadino italiano è morto nel pomeriggio di lunedì in Turchia in un incidente avvenuto durante un’escursione nella provincia di Sakarya, in una località a circa duecento chilometri dalla capitale Istanbul. La vittima si chiama Alessandro Angelucci, aveva 34 anni ed era di Pescara. Angelucci si trovava in Turchia con un gruppo di studenti nell'ambito di un progetto di scambio Erasmus Plus: era un insegnante di storia bizantina all'Università di Chieti-Pescara. Da quanto è emerso, durante un’escursione insieme al suo gruppo l’insegnante è precipitato da un burrone da un'altezza di circa quindici metri dopo aver perso l'equilibrio. Il drammatico incidente è avvenuto nella zona naturalistica di Kocaali.

Il corpo dell’insegnante a Istanbul per l’autopsia – Prima di essere riportato in Italia, il corpo dell’uomo è stato trasferito a Istanbul per l'autopsia disposta dal magistrato per confermare la dinamica della morte. La notizia della prematura scomparsa di Angelucci ha sconvolto chi lo conosceva: diversi i commenti lasciati anche sui social per ricordare il giovane professore italiano scomparso in Turchia.

Alessandro Angelucci era uno studioso appassionato. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in Storia medievale all'Università di San Marino, aveva tenuto un corso sul Teatro medievale nell'ambito del Master di primo Livello in Teoria e Pratica di Teatro e Musica all'università “G. d'Annunzio” di Chieti-Pescara e di recente aveva partecipato a Pescara alla conferenza “Tra oriente e occidente” organizzata da Fondazione Tiboni e Istituto nazionale di studi crociani. Proprio il presidente dell'Istituto, Marco Presutti, ignaro del fatto che fosse partito per la Turchia, ieri gli aveva mandato un messaggio dicendogli di farsi sentire. “Alessandro era un ragazzo con una passione straordinaria per il medioevo, la storia bizantina, il suo riferimento era David Abulafia, studioso del Mediterraneo medievale –  ha detto Presutti – Un ragazzo dalla vorace curiosità intellettuale, avido lettore, noto nel nostro ambiente per l'originalità di alcune sue posizioni, maturate comunque grazie a un solido metodo scientifico. Da quanto ho appreso questa non era la prima volta che andava in Turchia per i suoi studi”.

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