98 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ankara, allarme bomba in metro. Autorità: “Isis primo sospettato della strage”

Lo Stato islamico è il primo sospettato su cui si concentrano le indagini per l’attentato di Ankara di sabato scorso. A confermarlo è stato il premier turco Ahmet Davutoglu. I morti sarebbero 128. Intanto in serata una linea della metro della capitale è stata chiusa per un allarme bomba.
A cura di Susanna Picone
98 CONDIVISIONI
Immagine

Ore 19.20 – Ankara, allarme bomba in metro – Una linea della metropolitana della capitale turca è stata chiusa per un presunto allarme bomba. Lo riferisce il sito d'informazione T24. Le autorità sono in stato di massima allerta dopo la strage di sabato, in cui sono morte almeno 97 persone.

Per le autorità turche lo Stato Islamico è il sospettato numero uno per l’attentato avvenuto sabato ad Ankara costato la vita a oltre cento persone (128 secondo le fonti curde). La conferma è arrivata questa mattina dal primo ministro turco, Ahmed Davutoglu, il quale ha parlato di un tentativo di “influenzare le elezioni del primo novembre e di gettare un’ombra sul loro risultato”. Elezioni politiche che, ha fatto sapere il premier, si svolgeranno regolarmente. “Se si esamina il modo in cui questo attentato è stato compiuto, noi consideriamo le indagini sul Daesh la nostra priorità”, ha detto Davutoglu il quale ha anche confermato che l’attentato è stato compiuto da due uomini kamikaze. Già nel giorno dell’attentato il premier aveva parlato di “seri indizi” di un attacco suicida e ieri fonti di stampa avevano parlato di una donna tra i kamikaze, ma questa ultima ipotesi sembra ora perdere forza. “Sono in corso test del dna e siamo vicini a un nome, molto probabilmente vicino allo Stato Islamico”, ha detto il primo ministro. Ieri alcune indiscrezioni dei media ipotizzavano che uno degli attentatori suicidi fosse il fratello di quello della strage di Suruc, in cui il 20 luglio furono uccisi 33 attivisti filo-curdi.

Manifestazioni in tutta la Turchia – La polizia ha intanto arrestato una cinquantina di sospetti membri dell’Isis in seguito a operazioni antiterrorismo lanciate dalla polizia di Ankara in diverse province della Turchia. Nel frattempo il Paese si è mobilitato per manifestare solidarietà con le vittime della strage di sabato. Centinaia di migliaia di turchi, con lo slogan “Fermiamo la vita”, si asterranno oggi e domani dalle loro attività per partecipare alle tante manifestazioni organizzate in tutta la Nazione. Dopo la strage il governo aveva proclamato tre giorni di lutto nazionale che si concluderanno domani.

98 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views