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Pugno duro di Erdogan un anno dopo Gezi Park: chi manifesta sarà arrestato

Il premier turco ha parlato a poche ore dalla manifestazione prevista a piazza Taksim per il primo anniversario di Gezi Park. Altissima la tensione a Istanbul.
A cura di Susanna Picone
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Sale la tensione in Turchia, a poche ore dalla manifestazione prevista a piazza Taksim a Istanbul per il primo anniversario di Gezi Park. Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha lanciato un avvertimento un anno dopo le proteste. Coloro che intendono manifestare – così Erdogan – “saranno arrestati”. Durante un discorso a Istanbul davanti ai suoi sostenitori Erdogan ha detto: “Non potete occupare Taksim, come avete fatto l’anno scorso, dovete rispettare la legge”. “Se ci andate – ha avvertito il Presidente del Consiglio turco – alle nostre forze di sicurezza sono state date istruzioni chiare e faranno tutto che è necessario”. Insomma, l’”invito” del premier è quello di non andare a Taksim e di obbedire al divieto di manifestazioni nell’area del parco deciso proprio in occasione delle nuove proteste. Dopo le parole di Erdogan un giornalista della Cnn è stato arrestato assieme alla troupe mentre stava tenendo una diretta dalla piazza davanti ad un cordone di polizia in assetto antisommossa. La stampa di Ankara scrive che le forze dell’ordine hanno previsto un dispositivo di sicurezza massiccio per impedire la manifestazione su Piazza Taksim organizzata dagli avversari del premier in occasione del primo anniversario della rivolta di Gezi Park: schierati almeno 25mila agenti anti-sommossa, 50 blindati Toma ed elicotteri della polizia a Istanbul. “Abbiamo visto ciò che è successo in Turchia ultimamente e non vogliamo che questi incidenti si ripetano”, ha detto il governatore di Istanbul, Huseyin Avni Mutli.

Otto morti durante la rivolta di Gezi Park di un anno fa

Un anno fa le proteste in Turchia erano iniziate a Istanbul contro la distruzione del Parco di Gezi a Taksim. Il movimento si era poi esteso pochi giorni dopo a tutto il Paese davanti alla brutale repressione delle manifestazioni di Istanbul. Sono scese in piazza oltre tremila persone e la repressione ha causato la morte di 8 persone e oltre 8mila feriti. Oggi l’atmosfera nel Paese è ancor più tesa in seguito alle proteste contro il governo di Erdogan scattate dopo il disastro della miniera di Soma costato la vita a oltre 300 minatori.

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