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Turchia, arrestato giornalista tedesco per “propaganda terroristica”. Ira della Germania

Convalidato l’arresto di Deniz Yucel, corrispondente in Turchia del giornale tedesco Die Welt. È accusato di “propaganda terroristica” e “istigazione all’odio” nell’ambito di un’inchiesta sul collettivo di hacker turchi RedHack, che diffusero email del genero di Erdogan, su cui il giornalista ha scritto alcuni articoli.
A cura di Susanna Picone
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Le autorità turche hanno convalidato l’arresto di Deniz Yucel, un giornalista turco-tedesco che si trovava in stato di fermo dal 14 febbraio scorso. Il giornalista, corrispondente in Turchia del giornale tedesco Die Welt, è accusato di “propaganda terroristica” e “istigazione all'odio” nell'ambito di un'inchiesta sul collettivo di hacker turchi RedHack, che diffusero alcune email di Berat Albayrak, ministro dell'Energia e genero del presidente Recep Tayyip Erdogan. Come altri giornalisti di media internazionali anche Yucel aveva scritto a proposito delle mail trafugate. Secondo quanto riporta Die Welt, alcune di queste, visibili da dicembre su Wikileaks, riguardavano il controllo sui gruppi editoriali turchi e l'influenza sull'opinione pubblica tramite il ricorso a utenti fake su Twitter. “Le autorità accusano Yucel di essere membro di un'organizzazione terroristica, di uso improprio di dati e di propaganda terroristica”, aveva riferito Die Welt.

La reazione della Germania – La decisione ha subito scatenato nuove tensioni diplomatiche con Berlino, poche settimane dopo l'ultimo incontro ad Ankara tra il presidente Erdogan e la cancelliera Merkel. “Si tratta di una decisione troppo dura e per questo inadeguata”, ha detto il ministro degli Esteri Sigmar Gabriel parlando di una decisione che “non considera né l'alto valore della libertà di stampa e di opinione, né la circostanza che Deniz Yucel si sia messo volontariamente a disposizione della giustizia turca e sia pronto ad affrontare le indagini”. La cancelliera Merkel ha parlato di “decisione amara e deludente” e di una “misura sproporzionatamente dura”. Ha inoltre detto di “aspettarsi che la giustizia turca, nel trattare il caso Deniz Yucel, tenga in considerazione l'alto valore che ha la libertà di stampa per ogni società democratica”. “Noi – ha detto ancora la leader tedesca – continueremo a impegnarci in modo esplicito e a sperare che Deniz Yucel sia trattato in modo leale e secondo diritto, e che possa riottenere presto la sua libertà”.

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