61 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Tumori, individuata la proteina responsabile della diffusione delle metastasi

La periostina è la proteina indispensabile al tumore per sviluppare le metastasi; è stata individuata dai ricercatori svizzeri che hanno anche creato in laboratorio un anticorpo capace di neutralizzarla.
A cura di Nadia Vitali
61 CONDIVISIONI
La periostina è la proteina indispensabile al tumore per sviluppare le metastasi, è stata individuata dai ricercatori svizzeri che hanno anche creato in laboratorio un anticorpo capace di neutralizzarla.

Forse in futuro questo studio, recentemente pubblicato da Nature, potrebbe rivelarsi un importantissimo punto di partenza per valutare una strategia terapeutica che inibisca una parte degli effetti devastanti del tumore; per il momento i ricercatori della Fondation Isrec di Losanna ci tengono a mantenere una certa cautela e a non alimentare falsi ottimismi.

Tuttavia gli scienziati sono autori di una scoperta effettivamente molto significativa: nei laboratori dell'istituto svizzero avrebbero individuato la proteina indispensabile affinché nel corpo si sviluppino le metastasi. Senza la periostina, infatti, le cellule staminali del cancro, quelle che diffondendosi nell'organismo originano le metastasi molto spesso letali a causa delle complicazioni che comportano, non trovano il «terreno fertile» per proliferare.

La periostina è naturalmente presente nell'uomo: fondamentale per lo sviluppo fetale, resta attiva in età adulta in alcune aree determinate quali ghiandole mammarie o ossa. I ricercatori, che hanno concentrato le proprie osservazioni proprio sulle metastasi ponendo in secondo piano il tumore da cui vengono originate, hanno isolato la proteina scoprendo che in sua assenza le cellule staminali che sviluppano la metastasi restano inattive nella propria «nicchia».

Gli studiosi hanno anche creato in laboratorio un anticorpo capace di neutralizzare i danni causati della periostina: aderendo alla proteina la rende non più operativa, distruggendo l'ambiente ideale per le formazioni neoplastiche secondarie. Nel corso di questi esperimenti, minimi effetti collaterali si sono manifestati sui topolini: cionondimeno gli scienziati sono molto prudenti sulla possibilità di creare un anticorpo che sia ugualmente efficace per gli esseri umani. Ma riuscire nell'impresa sarebbe una vera svolta nella lotta contro questo terribile male.

61 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views