Trump: “Riconoscere Gerusalemme capitale d’Israele”. Stanotte faccia a faccia con Clinton
Se diventerà presidente degli Stati Uniti, il repubblicano Donald Trump è pronto a riconoscere Gerusalemme come capitale “indivisa” di Israele: è quanto ha assicurato il tycoon di New York nel corso di un colloquio privato, durato oltre un’ora, con il premier Benjamin Netanyahu, a cui ha anche promesso l'avvio di “una straordinaria cooperazione strategica, tecnologica e politica tra Stati Uniti e Israele” se sconfiggerà Hillary Clinton e approderà alla Casa Bianca. “Gerusalemme è stata la capitale eterna del popolo ebraico per oltre 3000 anni e gli Stati Uniti, sotto la mia amministrazione, accetteranno finalmente il mandato del Congresso per riconoscere Gerusalemme come capitale indivisa dello Stato di Israele”, è quanto ha fatto sapere Trump. Al termine dell'incontro Netanyahu ha rilevato di aver discusso con il candidato americano della sicurezza di Israele, nonché degli sforzi per portare in Medio Oriente pace e stabilità. Netanyahu ha incontrato anche la candidata democratica Hillary Clinton che gli ha assicurato strette relazioni e ha affermato che uno Stato di “Israele forte e sicuro è vitale per gli Usa”.
Prima sfida televisiva tra i due candidati alla Casa Bianca – Intanto i due sfidanti Hillary Clinton e Donald Trump si preparano per il primo dei tre dibattiti presidenziali, che si terrà questa notte. Si tratta del primo confronto pubblico a due fra la ex first lady e il repubblicano e il duello dovrebbe attirare un pubblico record di circa 100 milioni di spettatori. Uno dei temi del dibattito sarà probabilmente quello razziale e la violenza della polizia dopo gli eventi di Tulsa e Charlotte, e dopo l'inaugurazione a Washington del primo museo nazionale di storia afroamericana, che ha visto partecipare insieme il presidente Barack Obama e l'ex presidente George W. Bush. In attesa del dibattito, un sondaggio Washington Post -Abc assegna alla candidata democratica il 46% delle preferenze contro il 44% del magnate newyorchese. Al faccia a faccia televisivo Hillary arriva forte dell'appoggio del New York Times che, mettendone in evidenza il “coraggio e l'esperienza”, ha definito Trump il peggior candidato della storia moderna.