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“Trump revocherà le tutele per i dipendenti lgbt del governo”. La Casa Bianca smentisce

Secondo l’indiscrezione diffusa il 30 gennaio dal Washington Post, Donald Trump sarebbe pronto a emanare un ordine esecutivo per annullare la direttiva di Obama volta a vietare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale nei confronti dei dipendenti Lgbt del governo federale. La Casa Bianca ha però smentito la notizia: “Il presidente Donald Trump è determinato a proteggere i diritti della comunità Lgbtq e continuerà a rispettare e ad appoggiare i diritti Lgbtq, come ha fatto durante la campagna elettorale”.
A cura di Charlotte Matteini
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Dopo la polemica relativa al Muslim ban emanato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, un'altra polemica sembrava stesse per detonare in Usa: alcune indiscrezioni, infatti, sostenevano che il presidente Trump stesse per emanare un altro ordine esecutivo, volto ad annullare le tutele per le persone Lgbt che lavorano per il governo federale degli Stati Uniti. Ad annunciare la "svolta" è stato il Washington Post con un articolo pubblicato il 30 gennaio, nel quale "voci ben informate" sostenevano che alla Casa Bianca stesse circolando una bozza di ordine esecutivo volta a revocare la direttiva emanata dall'ex presidente Barack Obama relativa al divieto di discriminazione dei dipendenti federali in base al loro orientamento sessuale. Il Washington Post, inoltre, sosteneva che la decisione era solo a livello embrionale e non definitiva.

Il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer non ha voluto commentare la notizia diffusa dal quotidiano americano: "Non parlo di ordini esecutivi che potremmo o non potremmo emanare. Ce ne sono tanti, tante cose di cui il presidente ha parlato e che continuerà ad attuare, ma ora non abbiamo nulla su quel fronte". Non appena pubblicata la notizia, il direttore del programma Lgbt dell'Unione americana per le libertà civili, James Esseck, ha protestato e sostenuto che una decisione del genere altro non sarebbe che un'autorizzazione federale alla discriminazione nei confronti delle persone Lgbt.

Dopo l'iniziale ritrosia del portavoce della Casa Bianca, però, oggi è giunta una nota ufficiale da parte della presidenza degli Stati Uniti nella quale si smentisce categoricamente la notizia: "Il presidente Donald Trump è determinato a proteggere i diritti della comunità Lgbtq. Il presidente Trump continuerà a rispettare e ad appoggiare i diritti Lgbtq, come ha fatto durante la campagna elettorale. La Casa Bianca sottolinea inoltre che Trump è stato il primo candidato repubblicano a citare la comunità Lgbtq nel suo discorso inaugurale, impegnandosi a difenderla dalla violenza e dall’oppressione".

In un articolo pubblicato dal New York Times, però, si sostiene che seppur Donald Trump dovesse lasciare inalterate le tutele per i dipendenti federali del governo, questo non significa non possa intaccare i diritti Lgbt in altre aree. "L.G.B.T.Q. rifugiati, immigrati, musulmani e donne hanno paura di oggi, e con buona ragione. Donald Trump non ha fatto altro che minare l'uguaglianza tra le persone e i diritti delle minoranze da quando ha messo piede alla Casa Bianca", ha dichiarato al Nyt il presidente della Human Rights Campaign Chad Griffin.

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