146 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Trump: 16 Stati Usa e anche Facebook, Apple e Google contro il Muslim Ban

Il presidente americano sempre più solo sul provvedimento che vieta l’ingresso negli USA per le persone provenienti dai sette paesi a maggioranza musulmana . Schierati per il “no” anche Apple, Google e Facebook.. Attesa per oggi la decisione della Corte di Appello di San Francisco sull’eventuale abrogazione.
A cura di Biagio Chiariello
146 CONDIVISIONI
Immagine

Sedici Stati americani e 97 aziende tecnologiche. Sono solo gli ultimi ad opporsi a Donald Trump e al suo Ban travel. Per dire ‘no’ alla stretta sui migranti, gli Stati in questione (c’è anche quello di New York e la California) hanno presentato un documento alla Corte di appello di San Francisco in cui si schierano contro il provvedimento firmato dal nuovo presidente e a favore della causa intentata dagli Stati di Washington e del Minnesota.

Anche i colossi del web contro Trump

Ma in rivolta sembrano esserci soprattutto le società della Silicon Valley (da Apple a Zynga, passando per Google, Facebook, Microsoft, Netflix, Snap e Uber), che hanno deciso di sfidare il tycoon davanti agli stessi giudici che dovranno decidere se cancellare o meno il contestatissimo decreto che vieta l’ingresso negli USA per le persone provenienti dai sette paesi a maggioranza musulmana (Iraq, Iran, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen). E tra i fermi oppositori del Muslim Ban ci sono pure ex segretari di stato come John Kerry e Madeleine Albright, o l’ex capo di Cia e Pentagono Leon Panetta. E poi ancora ricercatori e docenti universitari, senza contare le associazioni per la difesa dei diritti civili. E pure i gesuiti: “È un attacco ai valori cristiani”.

La Corte d'Appello di San Francisco decide sul Muslim Ban

Gli occhi del mondo sono quindi tutti puntati sulla decisione della corte d’appello in merito all’abrogazione di quello che è stato probabilmente il più discusso provvedimento di un neopresidente nella storia degli Stati Uniti d’America. Decisione che dovrebbe arrivare tra non molte ore. “La legge è della parte del presidente Donald Trump. Abbiamo fiducia sul fatto che vinceremo": ha detto da parte sua il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer. Da questo provvedimento “dipende la sicurezza nazionale", si legge nella memoria inviata dal governo USA ai giudici. Il decreto – si sottolinea ancora – "è legale e rientra nell'esercizio dei poteri del presidente per quel che riguarda sia l'ingresso di stranieri negli Usa sia l'ammissione dei rifugiati".

L'Iran: "Trump mostra il vero volto degli Usa"

La guida suprema dell'Iran ayatollah Sayyed Ali Khamenei ha "ringraziato" Donald Trump per aver mostrato "il vero volto degli Stati Uniti": "Abbiamo parlato della corruzione politica, economica, morale e sociale nel sistema dominante degli Usa per più di 30 anni, ma ora è arrivato questo uomo e durante e dopo le elezioni, apertamente e palesemente, ha rivelato tutto". Trump, ha aggiunto Khamenei, "dice ‘abbiate paura di me', il popolo risponderà nelle manifestazioni del 10 febbraio e mostrerà la sua posizione di fronte alle minacce". Si chiude così la fase di riavvicinamento tra i due Paesi che durante l'amministrazione Obama ha portato all'accordo sul nucleare iraniano e alla revoca delle sanzioni imposte dagli Usa e dall'Ue.

146 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views