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L’interprete truffava l’imprenditore e il marmo di Carrara finiva in Marocco

Il traduttore marocchino doveva organizzare le spedizioni del prezioso marmo italiano e invece lo dirottava in altri Paesi. E chi aveva pagato per il materiale dopo aver pagato fior di quattrini restava con un pugno di mosche in mano.
A cura di Redazione
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Workers extract marble on April 15, 2010

La conoscenza di una lingua può far l'uomo ladro? Sì, stando a quanto accaduto a Carrara dove un 46enne di origine marocchina ma residente nella patria del marmo ha raggirato un imprenditore egiziano titolare di una società di import-export con sede al Cairo. Cosa succedeva? Presto detto: il marocchino era stato ingaggiato dall'imprenditore come interprete. In pratica doveva tradurre gli ordini per l'import export del prezioso materiale. E l'uomo ha pensato bene di dirottare in Marocco intere partite di materiale. Una volta smascherata la truffa dalla polizia, il 46enne è stato denunciato, processato e condannato dal tribunale di Massa Carrara a 10 mesi di carcere.

Ad aggravare la sua posizione il fatto che gli affari venivano conclusi regolarmente, col pagamento anticipato del materiale. Gli imprenditori produttori della materia prima spedivano in buona fede la merce richiesta e l'interprete marocchino la dirottava. Il truffatore ora presentarsi davanti al tribunale per rispondere anche del furto della somma di 30mila dollari in contanti che, secondo la polizia, aveva sottratto allo stesso imprenditore egiziano all'interno di una cabina del traghetto in navigazione verso la Sardegna, durante uno dei viaggi di lavoro.

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