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Trivelle: il Ministero dice no a Ombrina e ad altri 26 progetti di trivellazione in mare

Lo stop riguarda i progetti ancora in esame entro le 12 miglia dalla costa ma non i permessi e le concessioni già rilasciate come alle Isole Tremiti.
A cura di Antonio Palma
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Il Ministero dello Sviluppo economico ha detto a no al discusso progetto di trivellazione Ombrina mare in Adriatico e ad altre 26 domande analoghe per le ricerche offshore di petrolio e gas nel nostro Paese. Lo ha annunciato oggi il portavoce del ministro Federica Guidi spiegando che tra le 27 istanze di trivellazione sono state completamente rigettate quelle entro 12 miglia dalla costa. Più tardi lo stesso Mise in un comunicato ha sottolineato che "sull'ultimo Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse sono stati pubblicati in estratto 27 provvedimenti di rigetto, parziale o totale, di istanze di permesso di prospezione, di permesso di ricerca e di concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi ricadenti nelle aree precluse a nuove attività ai sensi del comma 239, articolo 1, della Legge di stabilità 2016".

Nel dettaglio, le nove istanze per aree che ricadevano interamente entro le 12 miglia sono state completamente rigettate, mentre le 18 istanze parzialmente ricadenti entro le 12 miglia sono state rigettate per la parte interferente. Con i provvedimenti di oggi "all'interno delle aree interdette non insistono più istanze di permesso di prospezione, di permesso di ricerca e di concessione di coltivazione di idrocarburi" sottolineano dal Ministero.

Il passo indietro del Governo arriva dopo anni di dure battaglie soprattutto attorno al contestatissimo progetto Ombrina mare che mirava a trivellare pozzi petroliferi davanti alla costa di S. Vito chietino, in provincia di Chieti, a 7 km dalle spiagge. Il primo via libera alla perforazione del pozzo era arrivato nel 2007, ma dopo la scoperta del greggio attorno al piano si è aperta un'accesa discussione che ha portato le Regioni a chiedere dei quesiti referendari approvati pochi giorni fa dalla Corte Costituzionale.

La notizia del Mise è stata accolta con entusiasmo da Legambiente che parla di "una gran bella vittoria per Ombrina Mare e per tutte quei mari e territori minacciati dalle trivelle", avvertendo però che ora è il momento in cui "l'esecutivo Renzi dimostri concretezza, trasparenza e impegno anche per la tutela del mare oltre le dodici miglia con una moratoria che blocchi qualsiasi autorizzazione relativa alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi a mare e a terra, per affrontare anche le questioni irrisolte". Come sottolinea Carmela Lapadula del Coordinamento Nazionale No Triv, infatti, "i provvedimenti di rigetto del Governo riguardano solo i procedimenti in corso entro le 12 miglia marine, ma non i permessi e le concessioni già rilasciati, come ad esempio il recente permesso di ricerca che interessa le Isole Tremiti".

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