Treviso, lui l’aveva sequestrata e minacciata ma ora sono innamorati e hanno un figlio

Nel 2011 lui l'aveva segregata per quasi un'intera giornata all'interno della sua abitazione, minacciandola con una pistola. La vittima l'aveva denunciato, e l'uomo, trentaquattrenne, era andato a processo con l'accusa di sequestro di persona, rischiando una pena fino a dieci anni di reclusione. Ieri però l'assoluzione, con la decisione della donna di non testimoniare contro di lui. Il motivo? I due ora sono felicemente sposati e hanno un figlio.

All'epoca dei fatti, i due – di Volpago del Montello, in provincia di Treviso – si frequentavano da poco. L'uomo era morbosamente geloso e sarebbe stato proprio questo il motivo scatenante del litigio di quel giorno. La donna – secondo quanto riportato nel capo d'imputazione – sarebbe stata costretta a salire sull'auto del fidanzato, che l'avrebbe chiusa dentro allontanando, prendendo a schiaffi e minacciando un'amica di lei, nel frattempo accorsa per prestare soccorso alla ragazza. L'uomo sarebbe quindi salito in macchina e avrebbe guidato fino alla sua abitazione, dove avrebbe segregato la donna per tutta la giornata, sotto la minaccia anche di una pistola. Dopo diverse ore la vittima era riuscita a fuggire, ed era andata dai carabinieri a sporgere denuncia. Al termine delle indagini è partito il processo: a carico dell'uomo l'accusa di sequestro di persona, minacce, diffamazione, percosse. Poi ieri in aula il colpo di scena: nessuna testimonianza, i due si sono innamorati e hanno una famiglia. Cadute le prove a sostegno dell'accusa, il trentaquattrenne è stato assolto perchè il fatto non sussiste.