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Treviso, la bella risposta della 15enne ai bulli: “Grazie, mi avete resa più forte”

La lettera della studentessa, residente nel Trevigiano, è stata pubblicata sul giornalino scolastico dell’istituto enologico Cerletti di Conegliano Veneto, già in passato al centro di polemiche per episodi di bullismo. “Mi avete lasciata tutti soli, ma sono cresciuta così” scrive la 15enne.
A cura di Biagio Chiariello
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“A tutti voi che nel corso della mia vita vi siete solo impegnati a ‘divertirvi’ con le mie emozioni, sottolineando i miei difetti anche più nascosti, distruggendomi interiormente senza rendersene conto, voglio dire grazie”. Una lettera coraggiosa quella scritta da una ragazzina di 15 anni, residente nel Trevigiano, vittima di bullismo, pubblicata sul giornalino scolastico dell’istituto enologico Cerletti di Conegliano Veneto. Un istituto, come riporta il Corriere del Veneto, purtroppo non nuovo a episodi di questo tipo: basti ricordare nel 2015 un’intera classe fu sospesa per atteggiamenti offensivi nei confronti degli insegnanti.

Una ragazza, però, è stata più forte di loro: ha avuto il coraggio di reagire ed ha affrontato a modo suo le persone, quasi tutti coetanei, che l’hanno tormentata per molto tempo.  “Grazie per avermi lasciata da sola a raccogliere i pezzi rotti di me stessa e fatto in modo che li rimontassi a mio piacimento così da sembrare più forte – scrive la 15enne – grazie perché adesso il mio fisico è cambiato. Non so se è migliorato perché ha perso quei pochi chili che avevo in più e di cui mi vergognavo, dopo tutte le vostre critiche. Per perdere tutti quei chili ho smesso di mangiare e facendo così ho rovinato il mio metabolismo, e il mio stomaco non accetta più il cibo come faceva prima” continua la giovanissima, spesso dileggiata per il peso.

“Grazie per avermi insegnato che nella vita non ci si deve fidare di nessuno, neanche di quelli che si pensano amici veri. Grazie anche a voi ho imparato a capire cosa significa soffrire sul serio di solitudine. Quando mi avete disintegrata all’interno e mi avete lasciata lì, da sola, ne ho approfittato per costruire più di un muro: ogni muro rappresenta la mia personalità, quello più esterno è quello più cattivo, più spesso, oscuro, che fa paura a tutti, mentre quello più interno è quello più sottile e vulnerabile.

Il Cerletti, che forma i futuri professionisti del vino, è lo stesso istituto che frequentò il governatore del Veneto Luca Zaia. Già due anni fa, come detto, fu sospesa un'intera classe per "atteggiamenti offensivi" nei confronti degli insegnanti, con gli allievi costretti a scontare la punizione facendo volontariato in una casa di cura”.

La lettera si chiude così: "Voglio solo dire un altro grazie a tutti quelli privi di cuore nei miei confronti. Sapete perché vi ringrazio? Perché, nonostante tutto, la vostra ignoranza mi ha resa più forte e ho sempre mantenuto il sorriso davanti a voi, non lasciandovela vinta". Per Lino Benacchio, professore di Lettere che coordina il giornalino scolastico, "è un testo brutale, sincero, che costringe tutti, studenti e insegnanti, a riflettere su quanto accade in qualunque istituto". Anche per la preside Damiana Tervilli, che si dice orgogliosa della studentessa, "scrivere questa lettera e poi decidere di pubblicarla è stato un atto di straordinario coraggio, un gesto di ribellione ai soprusi ma anche di fiducia nei confronti del mondo degli adulti e della scuola".

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