258 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Treviso, l’infermiera dei finti vaccini respinge le accuse: “Ho sempre vaccinato i bambini”

Si chiama Emanuela Petrillo e ha 31 anni ed è pronta a spiegare tutto. L’assistente sanitaria trevigiana è sospettata di aver finto di vaccinare molti dei bambini che arrivano al suo ambulatorio, buttando le fiale dopo aver registrato la prestazione.
A cura di Susanna Picone
258 CONDIVISIONI
Immagine

Ha un nome e un volto l'assistente sanitaria trevigiana sospettata di aver finto di vaccinare molti dei pazienti che arrivano al suo ambulatorio, buttando le fiale dopo aver registrato la prestazione. Si chiama Emanuela Petrillo, ha 31 anni, e dopo le polemiche dei giorni scorsi è pronta a spiegare il suo operato. Ma nel frattempo respinge le accuse. Attraverso il suo avvocato Paolo Salandin ha detto di aver sempre vaccinato i bambini che arrivavano al suo ambulatorio. “Non sono contraria ai vaccini – ha spiegato l’infermiera, secondo quanto ricostruiscono oggi diversi quotidiani locali – non lo sono mai stata. I vaccini li ho sempre fatti ai bambini e sfido chiunque a provare il contrario. Anche perché a volte i genitori, per tranquillizzare i piccoli, erano presenti al momento della puntura. Come potevo non farla senza che gli adulti se ne accorgessero?”. Il caso è esploso quando il direttore provinciale dell’Usl ha annunciato che, stando alle verifiche fatte su un campione di pazienti, in 21 casi i bambini vaccinati dall’assistente sanitaria non avevano sviluppato gli anticorpi, e in due l’avevano fatto solo parzialmente. Il risultato è che 500 pazienti sono stati contattati e riconvocati per completare il ciclo immunizzante.

Perché con lei i bambini non piangevano? – A insospettire i colleghi dell’assistente sanitaria è stato il fatto che quando al lavoro c’era la Petrillo i bimbi non piangevano. Ma lei avrebbe una spiegazione a tutto questo: “Mi sono laureata con 110 e lode. E proprio all’università ho imparato una tecnica innovativa, diversa da quella tradizionale, che permette di bucare la pelle riducendo il dolore avvertito dal paziente. Per questo spesso erano gli stessi genitori a insistere perché fossi io a occuparmi dei loro figli: con la mia tecnica, non piangevano”. “Ho sempre svolto il mio lavoro correttamente: posso spiegare tutto e non ho nulla da nascondere”, ha assicurato quindi l’assistente sanitaria che presto probabilmente sarà ascoltata alla procura di Treviso. “La mia cliente si dice completamente estranea alle accuse che le vengono rivolte: è sicura di poter dimostrare di aver sempre vaccinato i pazienti”, ha detto l’avvocato.

258 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views