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Travolti in moto, uscito dal coma Matteo ha chiesto di Elisa: non sa ancora che è morta

Matteo Penna, 29 anni, si è svegliato dopo un mese di coma. Era rimasto gravemente ferito quando, il 9 luglio scorso, il furgone guidato da Maurizio De Giulio lo ha travolto in val di Susa. Sulla moto con lui c’era la fidanzata 27enne Elisa Ferrero, morta sul colpo.
A cura di Susanna Picone
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La prima buona notizia sulla vicenda dei due giovani motociclisti travolti da un furgone in Val di Susa è arrivata ieri, un mese dopo i fatti. Matteo Penna, uno dei due giovani in moto, è uscito dal coma. Il giovane di ventinove anni è sveglio e cosciente e i medici del Cto hanno sciolto la prognosi: Matteo ne avrà ancora per quattro mesi e per ora resterà ospite del reparto di rianimazione per poi essere trasferito, non prima di Ferragosto, all'unità spinale. “Certo, si è risvegliato dal coma — ha spiegato Maurizio Berardino, primario del reparto di Rianimazione del Cto — ma il percorso da seguire è ancora molto lungo”. Ma intanto il ragazzo non è più in pericolo di vita e col tempo si riprenderà. È la fine di un incubo per i suoi genitori e i suoi amici, che non lo hanno mai lasciato in queste settimane di coma.

Matteo ancora non sa che la fidanzata Elisa è morta – Il giovane motociclista era in coma dal 9 luglio scorso, quando è stato investito da un furgone all’ingresso della rotonda di Condove, in val di Susa. Nello scontro — per il quale è in carcere, accusato di omicidio volontario, l’elettricista Maurizio De Giulio — perse la vita la fidanzata di Matteo, Elisa Ferrero, una ventisettenne che viaggiava insieme a lui. Ma Matteo ancora non lo sa che la sua fidanzata è morta in quello scontro. “Ancora non gli è stato comunicato che Elisa non c’è più — è quanto, si legge sul Corriere della Sera, spiegano dall’ospedale dove il ragazzo è ricoverato — e difficilmente lo si dirà al paziente prima di ulteriori miglioramenti. E, ovviamente, lo si farà solo attraverso un adeguato supporto psicologico”. A lei Matteo avrebbe rivolto il primo pensiero quando ha aperto gli occhi dopo un mese di come.

L'investitore: "Non volevo uccidere" – Come si legge ancora sul Corriere, intanto, attraverso i suoi legali l’investitore Maurizio De Giulio avrebbe ribadito il suo pentimento e il suo dispiacere per quanto accaduto: “Non volevo uccidere quella giovane e ringrazio Dio che il ragazzo stia meglio”, le sue parole dal carcere. Secondo il gip Alfredo Toppino, l'uomo ha puntato la moto dei due fidanzati dopo averla inseguita ad alta velocità, l'ha colpita e poi trascinata per metri, senza frenare o tentare manovre di emergenza. La scena era stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza di un’azienda.

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