Traghetto affondato in Corea del Sud: si dimette il primo ministro

Chung Hong-won, primo ministro della Corea del Sud, ha dato le sue dimissioni in seguito alle polemiche per la gestione della tragedia del naufragio del traghetto Sewol, nel quale si conteno oltre 300 tra morti e dispersi, in larga parte studenti del Liceo che erano andati in gita. Il premier ha riconosciuto di non essere stato all'altezza della situazione, in particolare di non aver coordinato alla perfezione le operazioni di soccorso in seguito all'affondamento dell'imbarcazione: "Offro le mie scuse per non aver potuto evitare che questo incidente accadesse e non essere stato capace di rispondere adeguatamente successivamente", ha detto. "Credo che come primo ministro debba prendermi le responsabilità e dimettermi". Il presidente Park Geun-hye ha accettato le dimissioni e sta in queste ore valutando un rimpasto di governo. Nei giorni scorsi il Capo dello Stato aveva attaccato l'equipaggio del traghetto, in particolare il comandante, paragonato a un assassino: "Gli atti di capitano e alcuni membri dell’equipaggio sono del tutto incomprensibili e inaccettabili, equivalgono all’omicidio".

Nel frattempo proseguono le ricerche. La Procura che si sta occupando dell'inchiesta sulla tragedia sta valutando eventuali responsabilità a carico della  Chonghaejin Marine, la società proprietaria del traghetti. Ai dirigenti aziendali è stato vietato di lasciare il paese: sono accusati di non aver preparato l'equipaggio ad affrontare l'eventualità di un naufragio. I marinai, infatti, dopo l'incidente avrebbero invitato tutti i passeggeri a rimanere calmi nelle loro cabine, malgrado l'imbarcazione stesse lentamente affondando.