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Traffico di droga: 28 arresti nell’inchiesta sulla Dama Bianca

L’inchiesta nasce dall’arresto a Fiumicino con 24 kg di cocaina di Federica Gagliardi, la Dama Bianca nella delegazione per il G8 di Toronto insieme all’allora premier Silvio Berlusconi.
A cura di Susanna Picone
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La Guardia di Finanza e la Polizia stanno eseguendo misure cautelari nei confronti di presunti appartenenti a un’organizzazione dedita al traffico di droga. L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha consentito di scoprire un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di stupefacenti che aveva la base operativa in provincia di Napoli e ramificazioni sia in Italia che all’estero, tra Spagna, Olanda e Sud America. Sono state arrestate 28 persone, delle quali 27 sono finite in carcere e una agli arresti domiciliari. Tra gli arrestati c'è anche un poliziotto della Polaria in servizio all'aeroporto di Fiumicino. A quanto pare l'agente all'ultimo momento si sarebbe tirato indietro, dopo essere stato contattato dai trafficanti, in seguito all'arresto di alcuni colleghi per fatti analoghi. I militari della Guardia di Finanza di Napoli e i poliziotti della questura di Frosinone hanno eseguito anche il sequestro di beni mobili e immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie per circa 4 milioni.

Chi è la Dama Bianca – L’inchiesta nasce dall’arresto a Fiumicino di Federica Gagliardi, la Dama bianca nella delegazione per il G8 di Toronto insieme a Silvio Berlusconi, all’epoca presidente del Consiglio. La Gagliardi fu bloccata lo scorso 13 marzo all’arrivo da Caracas con 24 chili di cocaina nascosti in uno zainetto e in un trolley. La donna fu soprannominata la Dama bianca quando nel 2010 fu vista scendere dal volo di Stato che portava Berlusconi e il suo staff a Toronto per il G8 in Canada. La Gagliardi risultò essere la responsabile della segreteria del segretario della Regione Lazio, allora governata da Renata Polverini. Per giustificare la sua presenza al summit di Huntaville fu spiegato che la Dama Bianca, che aveva fatto parte del comitato elettorale della Polverini, durante la campagna aveva avanzato la richiesta di partecipare ad una missione all’estero in caso di vittoria elettorale.

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