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Tra M5s e Alde c’è un accordo in quattro punti già dal 4 gennaio

I quattro “punti chiave” sui quali i due partiti si augurano di vedere riforme sono: il “rinnovamento della democrazia europea”; la riforma dell’eurozona; diritti e libertà; opportunità “senza confini” (intese come barriere interne al mercato unico).
A cura di Claudia Torrisi
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In queste ore si stanno concludendo le votazioni indette ieri a sorpresa da Beppe Grillo sul suo blog sul futuro del Movimento 5 stelle a Strasburgo. Gli iscritti sono chiamati a esprimersi sul gruppo in cui fare confluire gli eletti del M5s al Parlamento europeo: la questione è il passaggio a un'alleanza con gli europeisti dell'Alde, guidato dall'ex premier belga Guy Verhofstadt, considerato l'imminente divorzio dall'Ukip di Nigel Farage.

Un accordo tra Alde e Movimento 5 stelle sarebbe stato già messo a punto lo scorso 4 gennaio a Bruxelles. Il sito Politico.eu ne ha riassunto i punti principali. Innanzitutto, i due gruppi dichiarano di condividere valori fondamentali, tra cui la libertà, l'uguaglianza e la trasparenza e di credere in una revisione fondamentale dell'Ue. In secondo luogo, il Movimento 5 stelle vuole che l'Unione europea si impegni ad essere un "contrappeso essenziale" alla "globalizzazione incontrollata". I due gruppi chiedono una Commissione più piccola, un Parlamento con maggiori poteri e un mercato unico più profondo – che l'Euro non è riuscito a portare. A "gestire" l'alleanza saranno i "vice presidenti esecutivi": Sophie in’t Veld (per l'ALDE), David Borrelli (per il Movimento 5 stelle) e Marielle de Sarnez (per European Democracy Party). I due partiti, infine, ammettono di essere divisi o divergenti in questioni come economia e finanza, commercio, agricoltura, industria, fondi regionali europei o politica culturale.

Su Medium, è stato pubblicato l'integrale del documento "ancora confidenziale", in calce alla lettera aperta scritta da cinque docenti "guidati" da Alessandro Fusacchia, ex capo di gabinetto del Ministero del'Istruzione, per chiedere al capogruppo di ALDE di non "fare accordi con Beppe Grillo" e "non unirsi dietro le quinte col Movimento 5 Stelle". I quattro "punti chiave" sui quali i due partiti si augurano di vedere riforme sono:

  • il "rinnovamento della democrazia europea";
  • la riforma dell'eurozona;
  • diritti e libertà;
  • opportunità "senza confini" (intese come barriere interne al mercato unico).

Ora si aspetta solo il termine del voto online. In caso l'opzione dell'allenza con l'Alde venisse accolta, Grillo potrebbe recarsi già oggi a Bruxelles con Davide Casaleggio per per incontrare gli eletti M5S in Europa e sigillare l’accordo con Verhofstadt.

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