Torino: si conoscono in Africa e si innamorano, due suore lasciano l’abito e si sposano

Si trovavano entrambe in Africa in missione con la loro congregazione religiosa quando tra di loro è sbocciato improvvisamente l'amore. Stando a contatto tutti i giorni hanno capito di non poter fare a meno l'una dell'altra e dopo un lungo cammino insieme hanno deciso infine di sposarsi, o meglio di unirsi civilmente in sede civile. È la storia di Isabel e Federica, due 44enne ormai ex suore, che si sono spostate questa mattina in comune a Pinerolo, in provincia di Torino. Ad annunciare l'avventa cerimonia lo stesso sindaco della città piemontese, Luca Salvai.

"A causa del risalto mediatico che ha avuto la notizia dell’unione civile che doveva essere celebrata domani, giovedì 29, presso il comune di Pinerolo, abbiamo deciso di comune accordo con le dirette interessate, di anticipare la cerimonia questa mattina" ha annunciato il primo cittadino su facebook, spiegando: "La decisione è stata presa per tutelare la privacy delle dirette interessate che non ricercano alcuna pubblicità riguardo la loro scelta. Le unioni civili non sono la festa del sindaco o del comune che le celebra, sono bensì il frutto di scelte delicate e personali che vanno rispettate".

"Dio vuole le persone felici, che vivano l'amore alla luce del sole. Per questo chiediamo alla nostra chiesa di accogliere tutte le persone che si amano", hanno spiegato le due ex suore, una italiana e l’altra sudamericana, che per anni hanno dedicato il loro tempo ai poveri e ai tossicodipendenti nelle missioni in tutto il mondo. Per questo hanno deciso di proclamare la loro unione anche in una funzione religiosa che sarà celebrata da don Franco Barbero, prete sospeso a divinis nel 2003 proprio per le posizioni sui gay e l'aver celebrato unione tra persone dello stesso sesso. Del resto proprio a lui le due ex suore si erano rivolte ed è stato proprio lui a guidarle verso la difficile decisione di  andare in Vaticano per chiedere di essere sciolte dai voti. "Loro escono dal convento dov’erano tutelate e aiutate, ora dovranno fare tutto da sole, cercare lavoro, mantenersi, farsi carico dei problemi quotidiani, ma la nostra comunità di base è anche una fitta rete di solidarietà molto attiva, le aiuteremo" ha assicurato don Franco