Torino, scontri a corteo anti-Lega. Salvini: “Indegno manifestare protetti”

Scontri a Torino durante la manifestazione organizzata dai network antagonisti e antirazzisti contro la Lega Nord. Il corteo di manifestanti da piazza Castello ha provato ad avvicinarsi in piazza Solferino, dove è atteso il segretario del Carroccio Matteo Salvini, e la polizia a quel punto ha risposto con una carica di alleggerimento. La parola d’ordine riportata su uno striscione che apre il corteo è “#maiconsalvini Torino non si Lega”. Grossi petardi e fumogeni sono stati lanciati dai manifestanti anti-Lega, asserragliati dietro alcuni cassonetti dell'immondizia. Almeno otto i manifestanti che sono stati fermati dalla polizia, la loro posizione è al momento al vaglio delle autorità. Due, invece, sono rimasti feriti e sono stati soccorsi sul posto. Dopo gli scontri il corteo si è ricompattato e sta procedendo scandendo slogan verso Porta Palazzo.

Salvini: “Triste manifestare protetti da grate di ferro” – “È triste manifestare protetti da grate di ferro e cordoni di polizia. È indegno e mi spiace che questo accada soprattutto a Torino”, ha commentato Salvini quanto accaduto nel capoluogo piemontese. “Sono appena stato due giorni in Emilia senza problemi – ha aggiunto il leghista prima di salire sul palco della manifestazione del Carroccio #chiamparinoacasa -. Non capisco perché qui sia sempre così”. “Chi amministra questa città dovrebbe vergognarsi per come è ridotto il suo tessuto sociale: non è possibile manifestare in questo modo, circondato dalla polizia per colpa di gruppuscoli coccolati dalla sinistra”, ha detto ancora Salvini di fronte alla piazza gremita di bandiere della Lega. Davanti al palco anche alcuni manifestanti di Casa Pound: “La nostra piazza è aperta a tutti quelli che vogliono manifestare in modo democratico e senza violenza – ha sottolineato -. Mai nella vita io mi sognerei di andare a disturbare la manifestazione di qualcun altro”.