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Torino: per lo studente delle merendine arriva borsa di studio, protestano i compagni

Il ragazzo beccato a vender merendine a scuola è stato premiato dalla Fondazione Einaudi perché “in un Paese dove l’iniziativa privata è spesso ostacolata il suo è un esempio da seguire e non da perseguire”. I compagni di scuola però protestano: “Non è giusto premiare un comportamento illecito”
A cura di Antonio Palma
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La sua storia da imprenditore in erba, seppur con una violazione delle regole che gli era costata una sospensione da scuola, aveva fatto molto discutere scatenando un dibattito tra chi elogiava il suo spirito intraprendente e chi condannava il suo gesto fuorilegge. Ora per il ragazzino del "mercato nero" delle merendine di un istituto superiore di Moncalieri, in provincia di Torino, arriva una buona notizia. Il talento imprenditoriale dello studente infatti sembra aver colpito nel segno e il ragazzo, dopo aver ricevuto diverse offerte di lavoro, addirittura si è visto arrivare la proposta di un borsa di studio.

L'iniziativa è della Fondazione Einaudi di Roma che ha deciso di premiarlo per "il liberismo applicato”. "La sua attività non è da perseguire ma da promuovere. La sua storia ci ha colpito molto e ci sembra che la sua sia stata una scelta d’impresa applicata. In un Paese dove l’iniziativa privata è spesso ostacolata riteniamo che il ragazzo abbia invece messo in pratica molti degli insegnamenti di von Hayek e dello stesso Einaudi" hanno spiegato in un comunicato.

La consegna del diploma di borsa avverrà martedì 13 dicembre alla presenza del ragazzo che, con la sua famiglia, arriverà appositamente a Roma. Intanto però l'iniziativa non sembra essere piaciuta a molti compagni di scuola del ragazzo che proprio per la giornata di martedì, in concomitanza con la consegna a Roma della borsa di studio,  ha annunciato una manifestazione di protesta davanti all'istituto scolastico. "Non è giusto premiare un comportamento illecito, non è un messaggio corretto nei confronti dei tanti studenti che si impegnano con merito e che rispettano le regole", hanno spiegato i promotori dell'iniziativa. "La fondazione non vuole certo premiare una attività illegale, che condanniamo, ma lo spirito d'iniziativa imprenditoriale del giovane studente", ha tenuto però a sottoleinare il presidente della fondazione, Giuseppe Benedetto, cofermando la consegna della borsa di studio.

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