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Torino, morto durante Tso. L’autopsia rivela: collo stretto per troppo tempo

L’autopsia sul 45enne torinese ha rivelato la presenza di un ematoma sottocutaneo ai lati del collo che fanno pensare ad una manovra coercitiva esercitata per troppo tempo.
A cura di Antonio Palma
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Il collo stretto tropo a lungo durante una manovra coercitiva potrebbe essere una delle concause del decesso di Andrea Soldi, il 45enne affetto da schizofrenia morto dopo essere stato caricato a forza in un'ambulanza per un Tso a Torino. È questo uno dei dati più importanti che emerge dall'autopsia, disposta dal pm Guariniello ed effettuata ieri dal medico legale Valter Declame sul corpo dell'uomo. In particolare i medici hanno riscontrato sul cadavere "un ematoma sottocutaneo" ai lati del collo che indica una "manovre coercitiva" esercitata per un tempo eccessivo e che avrebbe provocato la crisi respiratoria e lo shock fatale all'uomo. In poche parole l'ipotesi formulata dal medico legale è che durante l'intervento i vigili avrebbero schiacciato al collo Soldi fino a fargli perdere conoscenza. La compressione, secondo il medico legale, se
esercitata per un periodo prolungato, oltre i 10-15 secondi, può provocare un afflusso ridotto di sangue al cervello con perdita di coscienza, problemi respiratori e mancanza di controllo urinario.

Le indagini intanto proseguono per far luce sull'adeguatezza dei soccorsi. Secondo quanto emerso dai primi rilievi, infatti, pare che quando l'uomo è stato messo a terra e ammanettato era già in corso una crisi respiratoria. Un tentativo di rianimare il paziente, anche durante il trasporto in ambulanza in ospedale, probabilmente poteva salvargli la vita, ma l'intervento di rianimazione si è reso impossibile perché l’uomo era ammanettato dietro la schiena e a pancia in giù.

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