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Bella e a volto scoperto rapina gioielleria a Torino

La donna, parente di un boss del Napoletano ucciso qualche anno fa è accusata di aver rapinato, pistola alla mano e a volto scoperto, una gioielleria a Torino.
A cura di B. C.
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Lo scorso 19 aprile era stata in trasferta a Torino e, come accertato dagli inquirenti, era stata protagonista di una rapina messa in una gioielleria in piazza Risorgimento. La presunta ladra è parente di un boss  campano ucciso in un agguato qualche anno fa. Gli investigatori del Commissariato San Paolo, diretto da Paolo Lomanto, l'hanno arrestata dopo mesi di indagini con la collaborazione della polizia scientifica.

Come detto, lo scorso aprile, la donna si è recata da Cesa a Torino. Poi con l’aiuto di un complice è entrata nella gioielleria, agendo a volto scoperto, armata di pistola e ha immobilizzato una delle commesse. Quindi ha fatto sdraiare a terra tutti i clienti e ha costretto un altro dei dipendenti a farsi aprire la cassaforte prendendo il bottino: circa 15mila euro. Grazie ad un’accurata indagine della polizia scientifica, sulla base del dettaglio dei fotogrammi del video registrato dalle telecamere di sorveglianza della gioielleria, gli inquirenti sono risaliti alla 41enne che ha alle spalle precedenti specifici ed in organico ad una organizzazione che gravita nella cittadina di Sant’ Antimo, nel Napoletano, dedita a rapine in gioielleria in varie regioni d’ Italia. Ora è stata posta a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria e condotta nel carcere femminile di Pozzuoli.  Gli investigatori sono al lavoro per identificare il complice e identificare la rete che l'ha  aiutata.

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