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Torino, la Appendino approva il menù vegano nelle mense scolastiche

Si comincia con un giorno al mese (venerdì) per tutti i bambini: niente derivati animali, unica concessione l’eventuale parmigiano sulla pasta. La giunta grillina non ha mai nascosto di voler fare di Torino una città “vegan friendly”.
A cura di Biagio Chiariello
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Arriva il menù vegano nelle mense scolastiche di Torino. Il Consiglio comunale locale ha infatti approvato la delibera che impone nelle scuole del capoluogo piemontese, quando riapriranno a settembre, l’impiego di una dieta priva di derivati animali almeno per un giorno al mese (il secondo venerdì del mese, per essere esatti). Nello specifico, il menù dovrebbe prevedere penne al pomodoro, lenticchie in umido, insalata di carote, pane e ananas il secondo venerdì del mese, in inverno. Nei mesi più caldi, invece, riso e piselli, fagioli in insalata, insalata mista con carote e peperoni e mix di frutta di stagione. Inoltre  ricette ispirate due volte al mese alle tradizioni regionali, più varietà di contorni e di cereali e, una volta al mese, niente proteine animali.

Si comincia con un giorno al mese: niente proteine animali

La conferma arriva dall’assessore ai Servizi educativi, Federica Patti: “Ci sarà un giorno in cui tutto il pasto sarà senza proteine animali. Ma per i primi piatti i bambini continueranno ad avere l’opzione parmigiano”. Tra le novità arriveranno, sembra dal nuovo anno scolastico e per una volta al mese, anche le ricette regionali: pasta al pesto, all'amatriciana e polenta con salsiccia. E non si esclude che in futuro possano essere introdotti nelle scuole elementari, menù riguardanti le specialità provenienti da altre regioni e dal mondo. “Si tratta di un modo non solo di mangiare – ha detto Federica Patti -, ma anche di costruire percorsi educativi legati al cibo, anche inteso come identità, conoscenza e cultura”.

Dieta vegana fortemente voluta dalla Appendino

A ben vedere la novità era prevista già da tempo, dato che uno dei punti del programma elettorale del sindaco grillino Chiara Appendino era costringere i ragazzi delle scuole alla dieta vegana, “in collaborazione con le associazioni animaliste, medici nutrizionisti, organi di politica ed esperti di settore”.  La giunta pentastellata non ha mai nascosto di voler fare di Torino una città “vegan friendly”, anche istituendo istituire “nelle scuole progetti didattici sulla tutela, sul rispetto degli animali e sulla corretta alimentazione in collaborazione con le associazioni animaliste, medici nutrizionisti, organi di politica ed esperti di settore”.

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