15 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Torino, è di nuovo libero l’ex marito stalker: Elena Farina torna ad avere paura

Sono scaduti i termini di custodia cautelare nei confronti di Luigi Garofalo, accusato di aver puntato una pistola contro il figlio e aver aggredito l’ex moglie lo scorso aprile. L’uomo non si sarebbe mai rassegnato alla fine della storia d’amore. Ed ora l’incubo per la donna rischia di ricominciare.
A cura di Biagio Chiariello
15 CONDIVISIONI
Immagine

Da ieri sera è di nuovo libero Luigi Garofalo, l’uomo di 46 anni accusato di atti persecutori contro l’ex moglie, Elena Farina. Sono caduti infatti i termini di custodia cautelare nei confronti del presunto stalker arrestato il 26 aprile scorso. Era stato appena scarcerato per decisione del giudice del tribunale di Torino che ne aveva disposto i domiciliari nel capoluogo piemontese. Ma invece di recarsi a casa, Garofalo aveva cercato di aggredire l'ex moglie nel bar di famiglia in corso Vercelli a Torino. Un mese prima aveva puntato una pistola verso il figlio di 19 anni, e ciò aveva portato al primo provvedimento di custodia cautelare. L'uomo aveva sempre negato.

Le accuse di Elena Farina

Secondo il racconto di Elena Farina, l’ex non si sarebbe mai rassegnato alla fine del loro matrimonio, durato 23 anni, e le avrebbe anche recapitato una lettera di pentimento. La donna però non gli ha mai creduto. "Sparisca dalla mia vita e quella dei nostri figli, si rassegni e se ne torni a Salerno" dice Elena, che ammette di essere preoccupata. "Mi auguro sia tutto superato – spiega l'avvocato di Garofalo, Fabrizio Bonfante. – Con il legale della donna Foti abbiamo operato per riappacificarli. In questi mesi si sono scambiati lettere affettuose, il che fa ben sperare". "Non è vero, esca dalla mia vita. Nessun riavvicinamento – risponde l'ex moglie Elena Farina -. La storia delle lettere è invenzione del mio ex per dare buona impressione".

Un incubo che rischia di ricominciare

Vicina ad Elena Farina si era detta anche la sottosegretaria Maria Elena Boschi, che si era recata personalmente a Torino per abbracciarla personalmente. Ora l’incubo potrebbe ricominciare e l’avvocato dell’uomo accusa i giudici di aver negato per tre volte i domiciliari: “Avevamo anche proposto che Garofalo fosse accompagnato a Salerno a casa dei genitori. In questo modo si sarebbe trovato a 900 chilometri da casa della donna e dei suoi figli”. L’ultimo rifiuto – spiega Bonfante – lo scorso 17 luglio, “nonostante anche l’ex moglie si fosse detta favorevole ai domiciliari a Salerno”.

15 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views