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Torino, colpo da 20 milioni nel caveau della banca: arrestata l’intera banda

Ad aprile il maxi-furto alla filiale di Intesa San Paolo. 13 sono finiti in carcere. Altri 4 ai domiciliari: ritenuti i basisti del gruppo, lavoravano come guardie giurate: avrebbero silenziati gli allarmi per fare agire la banda indisturbata.
A cura di Biagio Chiariello
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Avevano messo a segno il colpo della vita: un bottino complessivo stimato in circa 20 milioni di euro, grazie al furto ad aprile in uno dei caveau più tecnologici di Intesa Sanpaolo, quello della filiale di Torino, in corso Peschiera. Ma la fuga della banda è durata solo pochi mesi. La squadra mobile ha identificato 17 persone alle quali sono stati notificati altrettanti provvedimenti restrittivi emessi dal gip Giacomo Marson del tribunale di Torino. Tra loro anche 4 guardie giurate della All System di Milano, sarebbero loro i basisti del colpo. Sono accusati anche della tentata rapina aggravata, a giugno, presso la sede della sala-conta/caveau dell'istituto di vigilanza ‘BTV Battistolli' di Paderno Dugnano, nel milanese.

Proprio a seguito della tentata rapina aggravata, alcuni membri della banda erano stati fermati ed era stata recuperata una piccola parte della refurtiva del furto del caveau di Torino e circa 23mila euro in contanti e sequestrati armi, maschere in lattice, indumenti utili al travisamento, attrezzi atti allo scasso, duplicati di telecomandi per cancelli di sicurezza, chiavi, materiale elettronico, e telefoni cellulari con relative sim card utilizzate per creare una rete chiusa di utenti. Secondo gli investigatori della mobile, diretti da Marco Martino, la mente del colpo sarebbe il torinese Giovanni La Montagna, arrestato un anno fa dai carabinieri del Comando provinciale di Torino. Conosciuto come “il mago delle chiavi”, era in grado di realizzare dei duplicati da una semplice fotografia inviata su Whatsapp.

I membri della banda sono stati identificati grazie ad una attenta attività di indagine, con tanto di intercettazioni telefoniche e pedinamenti. Proprio durante questi controlli è emerso che la banda voleva colpire anche il caveau della Btv Battistolli.

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