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Tiene la mano della moglie fino alla fine: sposati per 69 anni, muoiono a un’ora di distanza

Un amore che neanche la morte è riuscita ad interrompere quello tra Teresa e Isaac. I due coniugi sono scomparsi in un ospedale alle porte di Chicago a distanza di appena 42 minuti l’uno dall’altra, nella stessa stanza, mano nella mano.
A cura di Biagio Chiariello
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Dopo 69 anni di matrimonio, il legame indissolubile che li ha sempre uniti si è dimostrato così forte che ha portato Teresa e Isaac Vatkin ad andarsene ad appena 42 minuti l’uno dall’altra. I due coniugi sono morti in un ospedale in un sobborgo di Chicago tenendosi per mano. A raccontare la storia della coppia dell’Illinois sono stati i familiari. Teresa e Isaac si trovano di Highland Park Hospital di Skokie. I loro letti erano stati posizioni in una stanza del nosocomio ad un posizione tale che marito e moglie potessero prendersi per mano. E così è stato, fino alla fine. “Non volevo che fossero spaventati” ha detto la nipote Debbie Handler al Daily Herald. "Volevo che entrambi sapessero della presenza dell’altro, ero convinto che fosse stata loro d'aiuto". La prima ad andarsene è stata Teresa, 89 anni; meno di un’ora dopo Isaac, 91 anni, l’ha raggiunta. "Il loro amore l’una per l'altro è stato così forte, che semplicemente non potevano vivere se non sempre insieme", ha detto la figlia Clara Gesklin durante il servizio funebre congiunto della coppia al Shalom Memorial Funeral Home di Arlington Heights, Illinois.

I Vatkins si erano incontrati nella loro nativa Argentina. Dopo il matrimonio si erano trasferiti negli USA, a Skokie, dove hanno avuto tre figli: Clara, Daniel e Leonardo. Isaac ha aperto un negozio di cibo kosher e Teresa è diventata un’estetista. “Sono stati sempre così innamorati, davvero fino alla fine. Fino all'ultimo secondo ", ha detto il rabbino Barry Schechter, che ha guidato il servizio. Purtroppo negli anni Ottanta Teresa si è malata di Alzheimer. Dopo il suo ricovero, Isaac l’ha visitata quotidianamente, senza volerla mai lasciare. In seguito è stato ricoverato nello stesso ospedale per un disturbo non identificato. “Ti veniva voglia di guardarli sempre, così insieme. Non potevamo chiedere altro che quello che è accaduto” dice il nipote William.

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