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“Ti amo”: le ultime parole di Lynette al figlio che la stava accoltellando

Lynette James è riuscita a sopravvivere all’attacco del figlio Melvin, 36 anni, che l’ha accoltellata dopo aver ucciso la sorella 33enne, lasciandola in una pozza di sangue. Riuscita a scappare, ha allertato i soccorsi. L’uomo si è poi suicidato con la stessa lama. In tribunale ha dichiarato: “Continuavo a dirli che lo amavo perché era il mio bambino”.
A cura di I. A.
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Melvin James, 36 anni (West Midlands Police).
Melvin James, 36 anni (West Midlands Police).

Ha accoltellato la madre dopo aver ucciso la sorella, lasciandola in un mare di sangue. Poi Melvin James, 36enne disoccupato, originario delle West Midlands inglesi, ha usato quella stessa lama contro se stesso. Intervenuti i soccorsi, è morto in ospedale, così come Ann-Marie, sua sorella 33enne. L'unica a salvarsi dalla sua furia omicida è stata la madre, Lynette, 59 anni, che davanti alla giuria del tribunale nel quale si discute del caso, ha raccontato di aver detto al figlio, prima che la colpisse: "Io ti amo lo stesso, bambino mio".

I fatti risalgono allo scorso marzo. Come ricorda la signora James, stava per fare una doccia nella sua casa a Wolverhampton quando ha udito la sua figlia minore, Ann-Marie, urlare. A questo punto, è corsa nel salone e ha visto la ragazza sul pavimento in una pozza di sangue. Alle sue spalle, Melvin. "Ho visto che usciva dalla cucina dopo aver strappato il telefono dal muro. Aveva gli occhi rossi e continuava a fissarmi". Avvicinatosi a lei, ha cominciato a colpirla con un coltello, ripetutamente. "Ho continuato a dirgli che lo amavo lo stesso perché lui era mio figlio", è la testimonianza che ha lasciato agli inquirenti che indagano sul caso.

La donna è riuscita a fuggire e a chiudersi in bagno, da dove ha chiamato i soccorsi. "Sto per morire. Mio figlio mi ha pugnalato, e mia figlia è sul pavimento, non so quali siano le sue condizioni", è stata la sua richiesta di aiuto. Secondo Lynette, Melvin, che pochi giorni prima appariva sorridente e felice, era cambiato nelle ultime ore. "Mi sembrava preoccupato, voleva tenere tutte le finestre aperte perché aveva caldo e sudava". Una volta arrivate sul luogo del delitto, le forze dell'ordine hanno dovuto usare il taser e alcune granate per riuscire a entrare nella casa e a neutralizzare il killer. Quest'ultimo, alla loro vista, ha utilizzato il coltello contro se stesso. Trasportato d'urgenza in ospedale, è morto poco dopo per le ferite riportare.

L'indagine su quanto accaduto nella famiglia James continua, per cercare di capire il motivo alla base di una simile tragedia familiare. Ciò che è certo è che l'uomo era affetto da psicosi indotta da farmaci, per la quale era stato ricoverato in Scozia qualche mese prima dell'omicidio e che potrebbe essere alla base del suo gesto.

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