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Thomas Pynchon compie 80 anni: buon compleanno al più grande

Compie 80 anni uno dei più grandi scrittori di ogni tempo. Oggi Thomas Pynchon è il simbolo della postmodernità e di una coerenza politica senza precedenti. La sua proverbiale riservatezza è solo uno degli aspetti di una monumentale opera letteraria senza tempo.
A cura di Redazione Cultura
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Una delle rare fotografie di Thoms Pynchon
Una delle rare fotografie di Thoms Pynchon

Thomas Pynchon compie 80 anni. Nato a Glen Cove, sull'isola di Long Island a est di New York City, l'8 maggio 1937, si celebra oggi il compleanno di uno dei più grandi scrittori americani di sempre. Anche se è facilmente immaginabile che l'autore de "L'arcobaleno delle gravità", di cui esistono meno di cinque immagini disponibili sul web, data la sua proverbiale riservatezza, non abbia molto interesse a far ricordare questa data. Figlio di Thomas Ruggles Pynchon Sr., presidente del club locale del partito Repubblicano, e Catherine Frances Bennett, infermiera all'ospedale di Glen Cove è oggi riconosciuto come uno dei massimi esponenti della postmodernità letteraria.

Uno scrittore invisibile ma non nascosto: vive a New York

A causa della sua "invisibilità" e al fatto di non essere un personaggio pubblico da sempre, spesso Salinger è stato sovrapposto e assimilato a J.D. Salinger, autore de "Il giovane Holden" con cui però ha poco a che vedere dal punto di vista dell'estetica letteraria. La sua scrittura labirintica, ricca di corridoi segreti e incunaboli, scrittura spesso definita dell'isteria e della paranoia, è molto diversa da quella dell'autore di "Frannie e Zooey". Oltretutto, Pynchon non vive nemmeno in maniera particolarmente isolata o nascosta. Abita a New York e non concede interviste, né appare in foto, il che significa che non è un personaggio pubblico riconoscibile. A parte questo, è una sorta di divinità letteraria per tanti.

L'apparizione nei Simpson e in "Vizio di forma"

Le sue ultime apparizioni pubbliche risalgono a un cameo nel film del 2014 "Vizio di forma", tratto dal suo omonimo romanzo. Ha inoltre doppiato se stesso in alcuni episodi de "I Simpson", dove vi è la celebre apparizione di un personaggio con un sacchetto in testa a coprirne il volto. Non ha mai concesso interviste e ogni anno da molti anni è uno dei candidati al Premio Nobel per la Letteratura, riconoscimento che puntualmente non gli viene riconosciuto. Ha finora scritto "solo" otto romanzi, ama mettere personaggi femminili al centro delle sue storie, non intesi solo come oggetti d'amore o ostacoli all'eroe maschile. È, inoltre, per diverse generazioni di scritto e lettori un simbolo, in quanto il suo impianto politico visionario, si fa spesso ammirevole antitesi dei "romanzieori autobiografici" di oggi.

Appena 8 libri in mezzo secolo di carriera

Non molti i libri scritti – per quanto alcuni davvero monumentali – da Thomas Pynchon dal 1966 a oggi. Un'opera che è allo stesso tempo bibliografia dello scrittore e mappa del potere e degli orizzonti della contemporaneità dal secondo Novecento in avanti. Ecco l'elenco dei suoi libri tradotti in Italia:

  1. Rizzoli "L'incanto del lotto 49" (The Crying of Lot 49, 1966)
  2. E/O "L'arcobaleno della gravità" (Gravity's Rainbow, 1973),
  3. Rizzoli "Un lento apprendistato" (Slow learner, 1984),
  4. E/O "Vineland", 1990,
  5. Rizzoli "Mason & Dixon", 1998,
  6. Rizzoli "Contro il giorno" (Against the Day, 2006),
  7. Rizzoli, "Vizio di forma" (Inherent Vice, 2011),
  8. Einaudi La cresta dell'onda" (Bleeding Edge, 2013)
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