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Thailandia: italiani arrestati dopo aver strappano la bandiera rientrano nel nostro Paese

Tobias Gamper e Ian Gerstgrasser, i due giovani connazionali condannati per il gesto considerato gravissimo nel paese asiatico, domani torneranno in Italia.
A cura di Biagio Chiariello
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Torneranno ufficialmente in Italia domani i due italiani arrestati con l'accusa di aver vilipeso la bandiera nazionale thailandese, gesto considerato gravissimo nel paese asiatico. “Il sottosegretario Della Vedova mi ha comunicato che oggi i due altoatesini saranno trasferiti a Bangkok e domani prenderanno il volo di ritorno verso l'Italia, dove arriveranno mercoledì", conferma il senatore Karl Zeller una notizia di Tagszeitung.it. "L'ambasciata si è data molto da fare per accorciare i tempi dell'estradizione, che potevano essere molto più lunghi", aggiunge Zeller. Tobias Gamper e Ian Gerstgrasser, che hanno rispettivamente 20 e 18 anni, erano stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza mentre, dopo essere usciti da un pub, strappavano delle bandiere appese a un muro.

Il filmato era poi stato pubblicato su Facebook, scatenando una vera e propria campagna d'odio con migliaia di commenti di thailandesi (e non solo indignati). Dopo essere stati arrestati, hanno affermato di essere “ubriachi” al momento dei fatti e di non essersi resi conto di compiere un reato. Sono stati quindi processati e condannati a una pena pecuniaria di 105 euro. “Spero che la vicenda conclusasi felicemente dei due giovani altoatesini arrestati ed ora liberati in Thailandia sia per loro un ammonimento ad attuare comportamenti consoni, non soltanto all’estero ma anche a casa loro”. Lo ha detto il governatore altoatesino Arno Kompatscher. In Thailandia la legge di lesa maestà per offese alla monarchia colpisce decine di persone all’anno.

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