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Thailandia, acqua bollente su un bimbo di 5 anni “per punizione”: amputati i genitali

Il piccolo era stato lasciato dalla madre ad una babysitter. Sarebbe stato il marito di quest’ultima ad agire in maniera così sconsiderata nei confronti del piccolo. Sono passati oltre sei mesi da quell’episodio e solo ora la polizia ha deciso di indagare. “Il bambino non si è mai ripreso” dice l’avvocato della famiglia.
A cura di B. C.
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È una storia che lascia davvero senza parole quella che arriva dalla Thailandia e che racconta Metro: un bimbo di soli cinque anni, è stato costretto a subire l’amputazione dei suoi genitali dopo che gli è stata versata dell’acqua bollente sui pantaloni per “punizione”. Del piccolo si prendeva cura una bambinaia: è stato il marito di quest’ultima ad ammettere di aver agito in quel modo ignobile nei confronti del giovanissimo. Sembra che al momento del folle gesto, il bambino aveva le mani legate dietro la schiena: in pochi istanti una sacca di acqua bollente gli è stata interamente versata sui pantaloni. Gravemente ferito, è stato poi portato all'ospedale Pathum Thani di Bangkok dove i medici si sono resi conto che era necessario la rimozione dei genitali per salvare la vita al piccolo. Il bimbo è rimasto ferito molto gravemente nella zona dell’addome oltre che quella dell’apparato genitale. Inoltre, il piccolo sembra aver riportato anche conseguenze psichiche.

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“La madre ha lasciato il figlio con la coppia mentre è andata a lavorare in un’altra zona – spiega l’avvocato Songkam Achariyasap – Ha chiamato tutto il giorno, ma quando hanno smesso di rispondere ha pensato subito a quanto fosse strano, e pertanto ha voluto verificare se fosse successo qualcosa”. E’ stato poi un vicino di casa a raccontarle l’accaduto e a farla precipitare in ospedale. “Le ha detto che è stato punito da quell’uomo che l’ha costretto a tenere le mani dietro la schiena e poi gli ha gettato una borsa di acqua calda nei pantaloni. Il bambino non ha mai smesso di piangere” spiega il legale. Stando alla sua ricostruzioni, i fatti sarebbero accaduti oltre sei mesi fa ma la polizia ha cominciato ad investigare solo dopo l'intervento dell'avvocato, molto noto in Thailandia. "Questo bimbo avrà molti problemi in futuro a causa del brutale abuso di cui è stato vittima. Soffre spesso di ansia e disturbi psicologici” dice ancora Achariyasap.

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