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Terza prova maturità 2012: è il giorno del quizzone

Con oggi si chiudono gli scritti della maturità 2012. I quasi 500mila studenti sono al lavoro sulla famigerata terza prova, decisa scuola per scuola e scoglio più duro da superare per la maggior parte di loro.
A cura di Susanna Picone
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Con oggi si chiudono gli scritti della maturita' 2012. I quasi 500mila studenti sono al lavoro sulla famigerata terza prova, decisa scuola per scuola e scoglio più duro da superare per la maggior parte di loro.

In queste ore, con ogni scuola che autonomamente gestisce la sua prova, i quasi 500mila studenti impegnati negli esami di maturità 2012 sono alle prese con l’ultima delle tre prove scritte, la terza prova meglio conosciuta come il “quizzone”. È l’unica prova che, a differenza delle altre due proposte dal Ministero dell’Istruzione, viene organizzata dalle singole commissioni d’esami che devono scegliere al massimo cinque materie studiate nel corso dell’ultimo anno e proporle agli studenti sotto forma di quiz a risposta multipla o eventualmente tramite domande aperte.

L’ansia da “crocetta” dei maturandi – Proprio per la sua modalità da “quiz” con le crocette che non permettono possibilità di interpretazione e per la necessità di un ripasso ampio in previsione della prova, quest’ultima si presenta spesso come la prova più temuta dai maturandi che, dopo quella di italiano e la seconda diversa indirizzo per indirizzo, hanno provato nei giorni scorsi ad “individuare” quelle che potevano essere le scelte, almeno le materie se non le domande, dei loro docenti. Secondo un sondaggio di Skuola.net, anche se le materie d’esame dovrebbero essere segrete fino al suono della campanella, è apparso chiaro che in molti in realtà riescono a farsi dire dai propri professori almeno le materie scelte e fare così un ripasso più mirato nei giorni immediatamente precedenti alla prova.

Ma ci sono anche i maturandi che continuano a non saper nulla fino all’inizio della prova e questo contribuisce a creare quella disparità di “difficoltà” dell’esame di maturità che finisce per essere diverso nelle varie scuole d’Italia. Se infatti alcuni studenti riescono a sapere già prima le materie d’esame o ancor meglio le domande è chiaro che avranno una possibilità di fallire, al di là della preparazione, minore rispetto ai loro colleghi con professori meno propensi alla “soffiata”. Anche per evitare tutto ciò, quest’anno potrebbe essere l’ultimo del “quizzone” che sarà probabilmente sostituito da una prova Invalsi, simile a quella che si svolge alle scuole medie, che renderà omogenea la difficoltà degli esami di maturità per tutti gli studenti.

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