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“Avrà permesso di soggiorno chi dà notizie sui terroristi ai servizi segreti”

Secondo fonti, il sottosegretario Minniti avrebbe incluso questa misura tra i provvedimenti al vaglio del Cdm di mercoledì. Gli 007 potranno avere colloqui con detenuti, finora vietati dalla legge.
A cura di Biagio Chiariello
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Permesso di soggiorno per gli informatori degli 007. Secondo quanto scrive l’Ansa,  sarebbe questa una delle misure predisposte dal sottosegretario con delega ai servizi, Marco Minniti, per il pacchetto anti-terrorismo che dovrebbe finire sul tavolo del Consiglio dei ministri mercoledì prossimo. Tra i "nuovi strumenti di acquisizione informativa" per l'intelligence, il provvedimento indicherebe appunto il rilascio di permessi di soggiorno a "fini informativi", un modo per incentivare il contributo delle fonti utilizzate dai servizi nella tutela contro la minaccia terrorista. L’agenzia di stampa poi conferma tra le nuove misure dovrebbe esserci anche la possibilità per gli investigatori di avere colloqui con detenuti -. finora vietati dalla legge – proprio per andare più a fondo nelle indagini ed identificare con più facilità i potenziali jihadisti. Si parla poi anche di garanzie funzionali per gli agenti che operano in scenari ad elevato rischio, come la possibilità di testimonianza con identità falsa.  Inoltre, si prevedono 100 assunzioni nei prossimi tre anni nell'intelligence per acquisire specialisti sul estremismo islamico, sulla conoscenza delle lingue rare e sulla sicurezza cibernetica. Il costo del reclutamento straordinario di queste professionalità è pari a 5 milioni di euro.

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