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Terrore in Iraq: miliziani Isis fanno strage di tifosi del Real Madrid

I tifosi stavano assistendo alla finale di Champions League sabato sera quando sono stati attaccati da quattro miliziani dello Stato Islamico: 12 i morti accertati.
A cura di Davide Falcioni
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Dodici tifosi del Real Madrid sono stati uccisi sabato sera nella città di  Baakouba, al nord di Baghadad, mentre assistevano alla finale di Champions League che si stava disputando allo stadio San Siro di Milano e che vedeva fronteggiarsi il real contro l'Atletico Madrid. Testimoni hanno riferito che almeno quattro miliziani dello Stato Islamico sono entrati nel fan club mentre si stavano disputando i tempi supplementari del match ed hanno aperto il fuoco contro i numerosi appassionati di calcio che, in quelle ore, stavano guardando la partita in televisione.

L'attacco è stato simile a quello – sempre organizzato dallo Stato Islamico – che il 13 maggio scorso a Samarra causò la morte di almeno sedici persone. In quel caso i tifosi del Real si erano dati appuntamento in un fan club per ammirare le prodezze di Cristiano Ronaldo si qualche giorno prima. La notizia dell'agguato, riportata sul quotidiano spagnolo As, convinse il club madrileno a scendere in campo l'indomani contro il Deportivo La Coruna con il lutto al braccio. Domenica sera invece è stato il presidente Florentino Perez a dichiarare ai giornali iberici che avrebbe dedicato la vittoria della Champions League "a tutti i fan in Iraq".

Nelle città controllate dallo Stato Islamico il calcio è uno sport severamente vietato: non è possibile, per bambini e adulti, dare calci a un pallone in un momento di spensieratezza, così come vengono severamente puniti coloro che vengono sorpresi ad assistere a partite dei più importanti campionati del mondo. All'inizio di maggio i servizi segreti di tutta Europa hanno avvertito la Francia circa una crescente minaccia terroristica riguardante i prossimi campionati Europei.

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