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Terremoto in Centro Italia, scossa di magnitudo 4.2 vicino ad Amatrice

L’epicentro della scossa di terremoto in Abruzzo, in provincia dell’Aquila, ma al confine con il Lazio. La popolazione si è riversata nelle strade impaurita e in molti hanno trascorso la notte fuori casa, ma non si registrano danni a persone o cose .
A cura di Antonio Palma
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Una nuova forte scossa di terremoto ha colpito il Centro Italia nelle scorse ore. Il sisma con magnitudo pari a 4,2 gradi della scala Richter è stato registrato nella notte tra venerdì e sabato alle ore 4.13. Come hanno rilevato i sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), l'epicentro del terremoto è stato registrato in Abruzzo, in provincia dell'Aquila, ma al confine con le altre regioni circostanti come il Lazio , la stessa zona già pesantemente colpita dalle scosse dei mesi scorsi.

Sia nell'Aquilano sia nelle province di Rieti e Teramo la popolazione si è riversata nelle strade impaurita e in molti hanno trascorso la notte fuori dalle abitazioni ancora rimaste in piedi per paura di nuove scosse e crolli. La scossa è stata chiaramente sentita anche nei campi allestiti per i terremotati già colpiti dai precedenti terremoti e persino a Roma.

Secondo i rilevamenti dell'Ingv, la città più vicina all'epicentro è stata Campotosto, in provincia dell'Aquila, ma nel raggio di dieci chilometri anche le città di Capitignano e Montereale, sempre in Abruzzo, e quella di amatrice in provincia di Rieti. Nel raggio di quindici chilometri diverse città in provincia di Teramo.  La scossa, che ha avuto ipocentro a 14 km di profondità, è stata poi seguita da un nuovo sciame sismico durato oltre mezz'ora con scosse a distanza di pochi minuti l'una dall'altra, tutte però inferiori a magnitudo tre.

Fortunatamente, nonostante lo spavento,  al momento non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose causate dal terremoto nel Centro Italia di questa notte. Lo ha confermato anche la Protezione civile che si è subito attivata sul campo. La Sala situazione Italia del Dipartimento di Protezione civile infatti si è messa subito in contatto con le strutture locali del Sistema nazionale di Protezione civile per le verifiche del caso.

Ingv: "L'attenzione resta alta, non si possono escludere altre scosse"

L'attenzione sul centro Italia per nuove scosse di terremoto intense resta altissima. Lo ha ribadito il direttore del Centro nazionale terremoti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Salvatore Stramondo. Parlando con l'Ansa, Stramondo ha spiegato che "l'attenzione resta alta perché i livelli di sismicità nell'area sono superiori alla media" nazionale.

Il sisma di oggi, che ha colpito in particolate le province di L'Aquila e Rieti, "rientra nella stessa sequenza iniziata lo scorso agosto col terremoto che ha colpito Amatrice, si tratta cioè della stessa faglia e non c'è, dunque, un nuovo fronte che si apre" ha tenuto a chiarire l'esperto, ricordando che dal sisma del 24 agosto "nel centro Italia abbiamo registrato 61 eventi sismici, incluso quello di oggi, con magnitudo tra 4 e 5". Anche per questo "non si possono escludere altre scosse di magnitudo analoga nell'area" ha avvertito il direttore del Centro nazionale terremoti

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