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Terremoto, il pompiere che ha scritto la lettera a Giulia: “Non voglio notorietà”

Il vigile del fuoco che ha scritto la letterina alla bimba salvato a Pescara del Tronto (la sorellina non ce l’ha fatta) ora potrebbe avere problemi con il Comando. “L’ho fatto con il cuore, non sono un eroe” dice. E spiega: “iorgia l’ho vista ma era già salva, l’avevano appena liberata i colleghi”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Io sono andato là, per conto mio, non ero in servizio, ero là come civile e non come vigile del fuoco. Tutto ciò che è stato detto è falso e ora rischio dei guai con il comando”. E’ quanto scrive su Twitter, Andrea De Filippo, 27 anni, è diventato una celebrità inaspettata. Lui è il pompiere che ha salvato a Pescara del Tronto la piccola Giorgia, 9 anni, mentre per la sorellina Giulia non c'è stato niente da fare. La sua notorietà la deve a quella letterina che ha lasciato sulla bara della bimba, nel corso dei funerali solenni di Sabato scorso: “Scusa tanto, non abbiamo fatto in tempo” ha scritto Andrea.

I suoi colleghi però, sembra, che non l’abbiano presa molto bene, come evidenzia anche il Corriere della Sera. “Io non voglio stare sotto i riflettori – si è sfogato ieri Andrea coi suoi amici -. Sono rimasto colpito moltissimo dalla morte di Giulia, per questo le ho scritto la lettera, ma la mattina del 24 agosto non ero a Pescara del Tronto in servizio con la divisa. C’ero andato come semplice cittadino e davo una mano a spostare le macerie con i secchi. Tutto qua. Sono stati i pompieri a salvare Giorgia, la sorellina di Giulia. Poi, la mattina dei funerali, sono entrato nella palestra comunale e ho lasciato il biglietto. Non mi ha notato nessuno e me ne sono andato. Non volevo alcuna notorietà”.

Già nelle precedenti interviste, Andrea, aveva voluto subito mettere le mani avanti: “Macché eroe, macché salvatore del popolo, io sono solo un essere umano. E come tale, in quella notte terribile, sono andato a dare una mano. Non sono neanche un pompiere effettivo, solo un pompiere volontario che vorrebbe diventare vigile del fuoco e spero di riuscirci”, aveva detto. Non si è mai vantato e anzi, “in verità – ha spiegato – non sono stato io a liberare Giorgia. Mi sono limitato, in mezzo alla polvere di quella casa di Pescara del Tronto, a portare via con decine di secchi i detriti e i calcinacci. Giorgia l'ho vista ma era già salva, l'avevano appena liberata i pompieri”.

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