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Terremoto, fondi per lavori a campanile crollato di Accumuli usati per migliorie in chiesa

La Corte dei Conti di Ascoli, dall’altro lato, è invece impegnata nell’effettuare verifiche sui soldi elargiti per la valutazione del rischio sismico di otto ospedali delle Marche. Il progetto era stato finanziato dal ministero della Salute, ma i controlli non sono stati mai effettuati.
A cura di C. T.
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A woman stands in front of a collapsed house following an earthquake in Accumuli di Rieti, central Italy, August 24, 2016. REUTERS/Steve Scherer

La causa del crollo di centinaia di edifici pubblici e privati nel terremoto che ha devastato il centro Italia potrebbe risiedere nel fatto che lavori di "adeguamento" per scongiurare il rischio sismico che sono diventati semplici "migliorie". Su questo indaga la procura di Rieti, guidata da Giuseppe Saieva, che dovrà accertare la catena di errori e omissioni che hanno portato ai via libera all'occupazione di stabili che si sono poi letterlamente sbriciolati.

Un esempio è il campanile della chiesa di Accumoli, il cui crollo ha provocato la morte di un'intera famiglia, intrappolata sotto le macerie. Dopo il terremoto dell'Umbria del 1997, il campanile aveva subito evidenti lesioni, e i lavori si erano resi necessari. Nel 2004 viene avviata la pratica, ma dopo alcuni controlli i lavori di "adeguamento" diventano semplici "migliorie" sulla chiesa, con uno stanziamento di fondi minimo. La gestione dei lavori viene affidata a commissari (i governatori del Lazio) e subcommissari della Provincia, ossia Luigi Ciaramelletti e Fabio Melilli, mentre l'esecuzione ai ai costruttori Cricchi. Tutti individui che nei prossimi giorni potrebbero essere convocati dai pubblici ministeri, che adesso dovranno individuare chi decise di compiere un'operazione di miglioria a scapito della prevenzione e di privilegiare la chiesa e chi diede l'ok per il collaudo. "C’erano 125 mila euro in tutto per la progettazione e la realizzazione. Per i lavori veri e propri rimasero 75 mila euro", ha affermato Melilli, che ha amesso che il finanziamento è stato fatto convergere sulla chiesa e non sul campanile. "Il progetto fu vagliato e approvato da una commissione di esperti coordinata da Alberto Cherubini, un ingegnere edile dal curriculum importante, che è stato consulente scientifico per la ricostruzione di zone terremotate sia per la Regione Marche che per il Lazio", ha aggiunto. Domenico Pompili, vescovo di Rieti, ha commentato che "i lavori sono stati fatti quando non ero ancora qui, spero di sapere a breve se i lavori sono stati fatti e da chi".

La Corte dei Conti di Ascoli, dall'altro lato, è invece impegnata nell'effettuare verifiche sui soldi elargiti per la valutazione del rischio sismico di otto ospedali delle Marche. Si tratta di oltre 100 mila euro, spesi dalla Regione nel 2009 per lavori di valutazione della stabilità delle strutture, e indicazione di tutti gli interventi necessari ad evitare crolli o comunque danni provocati da un terremoto. Il progetto era stato finanziato dal ministero della Salute, ma la valutazione non è stata mai effettuata. I lavori furono affidati a Stanislao Acciarri, un centralinista dei vigili del fuoco che invece non ha mai svolto alcuna attività nei primi due anni di contratto – ma ha ottenuto il rinnovo per un altro biennio. Acciarri – fratello di una esponente del Pd, segretaria dell’assessore regionale alla Sanità – si trova sotto processo insieme a tre funzionari della Regione che gli affidarono l’incarico a chiamata diretta, senza alcuna selezione.

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