Terremoto Ecuador: nuova scossa di magnitudo 6, si cercano ancora centinaia di dispersi
Non sembra esserci tregua per le popolazioni dell'Ecuador già colpite sabato scorso dal terribile terremoto di magnitudo 7,8 che ha provocato più di 500 morti e 8mila feriti oltre a decina di migliaia di senzatetto. Nel Paese sudamericano e davanti alle sue coste infatti continuano a susseguirsi altre violente scosse sismiche che aggiungono nuovo terrore e disastri ad una situazione già drammatica. L'ultima potente scossa pari a magnitudo 6 della scala Richter è stata registrata questa mattina alle 5 ora italiana. Il terremoto è stato localizzato dai sismografi a circa cento chilometri a nord ovest di Portoviejo, ad una profondità di circa dieci chilometri. A questa scossa, a circa 15 minuti di stanza, è seguita un'altra simile di intensità pari a 5.8 il cui epicentro è stato localizzato a circa 36 km a nord-nordovest di Bahia de Caraquez.
In totale dalla prima scossa di magnitudo 7,8 gradi ne sono state segnalate oltre 600. Al momento non ci sono notizie su nuove vittime ma sicuramente il sisma ha creato ancora più difficoltà ai soccorritori impegnati tra le macerie pericolanti. Nonostante sia passata quasi una settimana dalla scossa più grande, infatti, in Ecuador si continua a scavare alla ricerca dei corpi e degli eventuali superstiti. Al momento i dati ufficiali diffusi dalle autorità locali infatti indicano ancora oltre un centinaio di persone considerate disperse e di cui non si sa più nulla.
In particolare, secondo gli ultimi dati dell'ufficio della procura di stato di Quito, il bilancio dei morti del terremoto della scorsa settimana ha raggiunto le 587 persone. Sono 8.340 invece i feriti curati in ospedale e oltre 25mila le persone sfollate che sono state accolte in strutture temporanee. Secondo quanto comunicato dal presidente dell'Ecuador Rafael Correa, i danni causati dalla calamità naturale ammonterebbero a 3 miliardi di dollari. Per questo oggi il governo ecuadoregno ha deciso di aumentare l'Iva per avere fondi necessari ai soccorsi alle popolazioni colpite dal terremoto e per avviare i primi piani di ricostruzione delle abitazioni e delle aziende distrutte.
