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Terremoto Centro Italia, Protezione Civile scrive a Bruxelles: danni per oltre 23 miliardi

Il fascicolo completo relativo alla stima dei danni del terremoto in Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo è stato trasmesso dal Dipartimento della Protezione Civile a Bruxelles per l’attivazione del Fondo di solidarietà dell’Ue.
A cura di Susanna Picone
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Danni per oltre 23 miliardi di euro. Questo il dato che emerge dal fascicolo trasmesso dal Dipartimento della Protezione Civile a Bruxelles, relativo alla stima dei danni e dei costi causati dagli eventi sismici che dal 24 agosto 2016 hanno interessato Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, al fine di attivare il Fondo di Solidarietà dell'Unione Europea (FSUE), che ha lo scopo di sostenere gli Stati membri dell'Ue colpiti da catastrofi naturali. Secondo la Protezione Civile, la sequenza sismica che dal 24 agosto 2016 ha colpito le regioni del Centro Italia trasformando centri come Amatrice e Accumuli in distese di macerie ha provocato danni per 23 miliardi di euro e 530 milioni, di cui 12.9 miliardi si riferiscono ai danni relativi agli edifici privati e 1.1 miliardi di euro agli edifici pubblici. La cifra include sia i danni strutturali veri e propri che i costi per l’emergenza.

Dossier aggiuntivo rispetto a una prima stima dei danni del sisma – L'Italia aveva presentato la richiesta di attivazione del Fondo il 16 novembre scorso fornendo una prima stima dei danni e dei costi calcolati fino al 25 ottobre 2016. Poi le scosse di terremoto di ottobre e anche quelle di gennaio hanno costretto il Dipartimento ad integrare la documentazione. Nel dossier iniziale della Protezione Civile erano stati stimati danni e costi pari a 7 miliardi e 56 milioni di euro, di cui 4,9 miliardi riferiti ai danni agli edifici privati e 350 milioni agli edifici pubblici. Secondo l'analisi effettuata in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, i danni al patrimonio culturale ammontavano a oltre 541 milioni di euro. Sulla base di questi numeri, la Commissione Ue lo scorso novembre ha concesso l'anticipo massimo consentito sul contributo finanziario del Fondo, cioè 30 milioni di euro. Gli eventi successivi al 25 ottobre, fa sapere il Dipartimento, “hanno evidenziato un notevole aggravamento della situazione emergenziale” e per questo si è proceduto a un'integrazione del fascicolo, rinviato nuovamente a Bruxelles.

Stime considerano anche la scossa di gennaio – Nella seconda parte del fascicolo, per il periodo compreso dal 26 ottobre 2016 a oggi, sono stati calcolati danni diretti e costi della prima emergenza pari a 16 miliardi e 470 milioni di euro circa, di cui 8 miliardi si riferiscono ai danni agli edifici privati e 750 milioni agli edifici pubblici. Inoltre è stato rilevato un incremento dei danni al patrimonio culturale pari a 2 miliardi e 500 milioni di euro. Le stime considerano anche le integrazioni arrivate dalle Regioni dopo il terremoto del 18 gennaio.

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