Teresa e Trifone, il corteo per chiedere giustizia: “Se qualcuno ha visto parli”
Un centinaio di persone hanno sfilato ieri per le vie di Pordenone per ricordare Trifone Ragone e Teresa Costanza, i due fidanzati uccisi e ritrovati senza vita in un’automobile lo scorso marzo. Alla manifestazione, come racconta oggi il Gazzettino, hanno preso parte i familiari dei due ragazzi, alcuni commilitoni di Trifone e il vice sindaco di Cordenons, Andrea Serio, unico rappresentante delle istituzioni presente. L’appello dei familiari è sempre lo stesso: “Se qualcuno ha visto, se qualcuno ha sentito qualcosa, vada dagli inquirenti a dirlo”. Per rendere omaggio ai dure ragazzi i parenti avevano preparato fiaccole colorate, palloncini bianchi liberati in cielo a pochi metri dal ritrovamento dei cadaveri, alcune magliette con le foto più belle dei due fidanzati. “Uniti per la verità per Teresa e Trifone” c’era scritto sullo striscione che guidava il corteo, partito poco dopo le venti dalla loggia del municipio.
“Grazie a quelli che c'erano e quelli che non hanno potuto partecipare. Il segno c'è stato. Grazie alle forze dell'ordine, al vicesindaco di Cordenons e al sindaco Mario Ongaro che non ha potuto essere presente”, è il commento, riportato dal Gazzettino, di Carmelina e Rosario Costanza, mamma e papà di Teresa al termine della manifestazione davanti al Palazzetto dello sport cittadino. “Sono qui per esprimere la nostra piena solidarietà alla famiglia in questo momento di grande dolore, come abbiamo già fatto in occasione dell'altra fiaccolata. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso”, è stato il commento del vicesindaco Serio.
