1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Teresa e Trifone, fu un’esecuzione militare: “Tecnica per uccidere in pochi secondi”

A uccidere la coppia a Pordenone sarebbe stato un assassino professionista. Non viene affatto esclusa anche l’ipotesi di un’esecuzione di stampo militare, attribuibile a una persona addestrata per ammazzare.
A cura di B. C.
1 CONDIVISIONI
Immagine

 L’uccisione di Trifone Ragone e Teresa Costanza resta ancora un mistero. Oggi però Il Gazzettino di “un’esecuzione di stampo militare” in merito al duplice omicidio avvenuto nel parcheggio del palasport Crisafulli a Pordenone lo scorso marzo. Sarebbero almeno due gli elementi a sostegno di questa tesi: la tecnica utilizzata da marines e corpi speciali e l’arma che ha sparato, in dotazione proprio ai corpi speciali. Chi ha ucciso la coppia potrebbe dunque essere un professionista, una persona addestrata per ammazzare. L’omicida ha atteso Trifone e Teresa nel parcheggio del palasport di e ha fatto partire 5 colpi di pistola semiautomatica in rapida successione che non hanno lasciato scampo ai fidanzati.

Anche nel corso della trasmissione “Segreti e Delitti”, è stata analizzata nel dettaglio questa tecnica diffusa tra i corpi speciali e tra i marines, per uccidere in spazi ristretti e velocemente. Durante la trasmissione “si è poi parlato della semiautomatica 7,65 usata dal killer. Un modello non recente e un po' usurato, aveva anticipato il procuratore Marco Martani. L'ex comandante dei Ris, Luciano Garofano, ha parlato di tracce di ruggine, precisando che fenomeni di ossidazione sono frequenti in armi che non vengono usate da tempo (o comunque conservate senza cura), nonché di un componente che sarebbe stato sostituito. Ed è stato anche ricordato che le calibro 7,65 in Italia erano in dotazione al Corpo forestale negli anni Sessanta e ai corpi speciali”.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views