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Teramo, a causa del maltempo esplode un metanodotto. Otto feriti

Un traliccio dell’alta tensione è crollato su un gasdotto innescando una paurosa esplosione. Sul posto vigili del fuoco e squadre di soccorso: otto i feriti.
A cura di Davide Falcioni
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Aggiornamento 14.10: Le fiamme del maestoso incendio divampato a Pineto sono state domate. A innescarlo è stato un cavo elettrico che si è staccato da un palo e – a contatto col gas – ha generato un rogo. Otto le persone rimaste ferite, tra cui un bambino di 10 anni. La Procura di Teramo ha aperto un fascicolo di inchiesta mentre le autorità hanno posto sotto sequestro le abitazioni vicine. Una, quella della famiglia Ferretti, ha rischiato di essere investita in pieno dalle fiamme.

UPDATE: Il bilancio della serie di esplosioni al gasdotto di Pineto è di sette feriti, prevalentemente residenti nei pressi del gasdotto: due non destano preoccupazioni, mentre uno versa in condizioni più serie. Intanto sono state chiuse le autostrade A24 e A25 per bufere di neve; il violentissimo vento ha toccato e superato in alcuni momenti i 140 km orari.

Dopo aver provocato tre vittime, il maltempo continua a causare gravi danni. A Mitignano, frazione di Pineto, in Provincia di Teramo, uno smottamento dovuto alle piogge intense degli ultimi giorni ha causato la caduta di un traliccio della corrente per l'alta tensione su una conduttura di gas, innescando un pauroso incendio. Le fiamme sono molto alte e visibili a chilometri di distanza. Sul luogo sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco e al momento non è noto se l'esplosione abbia causato ferito o vittime.

Nel frattempo continua a nevicare in Molise, con ampi territori letteralmente paralizzati ed isolati. A Campobasso il manto ha raggiunto il mezzo metro di altezza, mentre sulle montagne si supera il metro. Le scuole sono rimaste chiuse in una settantina di comuni della regione tra Isernia e Campobasso, ma i disagi riguardano anche gli innumerevoli black out all'energia elettrica e alle linee telefoniche. Durante la notte decine di mezzi spartineve e spargisale e centinaia di uomini hanno lavorato per liberare le strade, molte delle quali impraticabili o chiuse al traffico.

Quella di oggi, dunque, si segnala come l'ennesima giornata difficile dopo quella di ieri, in cui ancora una volta il maltempo ha causato dele vittime. Un uomo di 41 anni è morto a Borgo a Mozzano (Lucca) travolto da un masso staccatosi da una parete rocciosa. A Urbino, nelle Marche, una donna è stata schiacciata da un albero appena scesa dall'autobus che la stava conducendo a lavoro, mentre in provincia di Milano un anziano, a causa delle raffiche di vento, ha perso il controllo della sua bicicletta ed è finito sul cofano di un furgone che lo ha investito. Tragedia sfiorata anche in Val Gardena, dove un albero divelto dal vento si è abbattuto contro le funi della cabinovia bloccando l'impianto e gettando nel panico le 200 persone che erano a bordo.

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