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Tempi duri per gli amanti: è reato entrare nella casa di due coniugi

Commette il reato di violazione di domicilio l’amante che entra nella casa di due coniugi. Lo dice una sentenza della Corte d’Appello di Cagliari.
A cura di D. F.
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A ostacolare il già faticoso compito degli amanti non è solo il pericolo di essere sorpresi ma anche una recente sentenza della Corte d'Appello di Cagliari, secondo cui commette il reato di violazione di domicilio colui (o colei) che entra nella casa coniugale con il consenso solo di uno dei due partner. A renderlo noto è il sito di informazione specializzato la ‘Legge per Tutti', che ha preso spunto da una decisione di un giudice sardo secondo cui "il marito o la moglie che trovi il proprio coniuge a letto con l'amante in casa non solo ha la prova del tradimento e, in questo modo, può chiedere anche la separazione con addebito, ma ha anche una carta molto più forte per esercitare la propria vendetta: la denuncia penale".

Dalla sentenza della Corte d'Appello di Cagliari si evince che "il marito o la moglie che abbia trovato il coniuge a letto con un altro può denunciare l’estraneo per violazione del proprio domicilio". Attenzione, però, "si deve però trattare di casa coniugale, ossia di quella fissata dai coniugi per la loro residenza". Quindi, fa notare il sito, "è escluso il reato se, ad esempio, il coniuge traditore va con l’amante nella casa in montagna o al mare, residenza occasionale della coppia sposata". Come provare la presenza dell'amante? "Non resta che la prova fotografica: armarsi di cellulare e fotografare o riprendere l’accaduto è indice di nervi saldi e di capacità di previsione di quelle che possono essere le problematiche di un giudizio. Diversamente, infatti, la prova potrebbe venir meno".

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