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Telepass multata di 200 mila euro dall’Antitrust: “Costi raddoppiati senza consenso”

La società avrebbe unificato due diversi servizi, raddoppiando la quota mensile per tutti gli abbonati da 0,78 a 1,50 euro. Ma senza chiedere ai clienti l’autorizzazione.
A cura di B. C.
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 Telepass multato dall’Antitrust per 200mila per avere attivato il nuovo servizio di assistenza Opzione Premium sull’intera viabilità stradale, raddoppiando il canone, senza richiedere preventivamente il consenso dei consumatori. Lo comunica la stessa Autorità garante della concorrenza, che in una nota informa di aver chiuso il procedimento istruttorio e spiega nel dettaglio i motivi della sanzione. Telepass, società controllata da Autostrade per l’Italia, dal 1° gennaio di quest’anno ha proceduto all’unificazione dei servizi Opzione Premium, che prevedeva l’assistenza per i clienti solo in autostrada, e Opzione Premium extra, che invece era attivo sull’intera rete stradale. In pratica, chi aveva sottoscritto il contratto Opzione Premium si è ritrovato inconsapevolmente abbonato anche al servizio Opzione Premium extra. Una copertura in più per gli automobilisti ad un costo raddoppiato: da 0,78 a 1,5 euro al mese. Nelle e-mail in cui veniva comunicato il cambio di tariffa, si prospettava l'adesione tacita del cliente in caso di mancata risposta entro 60 giorni dal suo ricevimento. Quindi senza rispettare il cosiddetto meccanismo dell’opt-in, cioè senza che ai clienti fosse domandato preventivamente un consenso esplicito.

“La condotta,  realizzatasi attraverso la comunicazione di una proposta di modifica unilaterale del contratto, non è risultata rispettosa – spiega l’Antitrust – dei canoni di diligenza esigibili da un operatore quale Telepass, ed è stata in grado di condizionare indebitamente le scelte economiche dei consumatori. La proposta, infatti, non specificava in modo chiaro – prosegue il comunicato – il contenuto e la natura del nuovo servizio offerto ai propri clienti”. Questi ultimi, secondo l’Autorità, erano peraltro “indotti a ritenere, contrariamente al vero, che l’eventuale recesso avrebbe comportato anche la rinuncia al servizio di pagamento automatizzato del pedaggio autostradale tramite l’apparato Telepass”. L’Antitrust ritiene dunque che Telepass, con riguardo ai contratti sottoscritti a partire dal 13 giugno 2014, abbia contravvenuto  anche l’articolo 65 del Codice del consumo: norma che, ricorda il garante, impone ai professionisti l’obbligo di ottenere “un consenso espresso e consapevole dai consumatori prima di fornire loro un nuovo servizio quando questo comporti un pagamento supplementare”. L’Antitrust, nel decidere l’ammontare della multa, ha comunque preso in considerazione il tentativo di Telepass di correggere il proprio errore. La società, infatti, “a partire dal prossimo mese di dicembre, attuerà un meccanismo di opt-in, tale da permettere una scelta consapevole dei consumatori circa l’attivazione del nuovo servizio”.

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