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Telefonata Berlusconi-Renzi: “Avanti con legge elettorale, ma FI teme elezioni”

L’ex Cavaliere rassicura l’attuale presidente del Consiglio: “avanti con le riforme, il patto del Nazareno regge”. A breve ci sarà un nuovo incontro tra i due leader.
A cura di Biagio Chiariello
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Telefonata tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Obiettivo: rinforzare il patto del Nazareno.  A riferirlo sono state fonti vicine al leader di Forza Italia, stando a quanto scrive l’Ansa, ma la notizia non viene confermata né smentita da palazzo Chigi. L’ex Cavaliere e il Presidente del Consiglio, spiegano ancora dal partito di centrodestra, hanno anche concordato di vedersi al più presto per andare avanti sulle riforme. Tra i temi affrontati, anche la legge elettorale. Berlusconi ha fatto capire che il suo partito non ha intenzione di rallentare i provvedimenti, ma avrebbe manifestato al premier la necessità discutere anche con Forza Italia su eventuali modifiche agli accordi. L'intenzione di Berlusconi, spiegano da Fi, è quella di ricevere garanzie sull'approvazione delle riforme per evitare di andare a votare. Per il leader di Forza Italia il patto del Nazareno resta centrale, ma le eventuali nuove modifiche all’Italicum vanno concordate da entrambi.

Forza Italia teme elezioni

L’ex premier avrebbe però  anche chiesto ragguagli circa la durata della legislatura, mettendo in evidenza il rischio, data la situazione delicata sul fronte sociale ed economico, di un voto anticipato. Sulla legge elettorale, Renzi ha discusso anche con  Napolitano dopo essere salito oggi al Quirinale per discutere della successione del ministro degli Esteri Federica Mogherini che assumerà ufficialmente l’incarico di Alto rappresentante della politica estera e della sicurezza della Ue. Napolitano si sarebbe detto fiducioso sulla possibilità che vengano superati gli ostacoli sul cammino delle riforme. “Sono profondamente convinto – ha scritto il capo dello Stato – che ad ogni cittadino, e a ciascuno degli attori, individuali e collettivi, della vita politica ed istituzionale del nostro Paese, competa, pur nella dialettica delle differenti posizioni, una assunzione di responsabilità per contribuire ad una maggiore coesione nazionale”.

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