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Teatro, morto Rino Gioielli: fu attore di Eduardo De Filippo

Se ne è andato all’età di 77 anni, nella sua casa di Portici, l’attore Rino Gioielli. Una vita dedicata a teatro, cinema e musica. Era noto al grande pubblico per aver lavorato per anni con la compagnia di Eduardo De Filippo.
A cura di Redazione Cultura
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Rino Gioielli
Rino Gioielli

Se ne è andato all'età di 77 anni, nella sua casa di Portici, in provincia di Napoli, l'attore Rino Gioielli. Una vita dedicata a teatro, cinema e musica, era noto al grande pubblico per aver lavorato al fianco di personaggi del calibro di Eduardo De Filippo, Gino Bramieri, Nino Taranto e Luisa Conte.

Rino Gioielli, all'anagrafe Salvatore Gioielli, Torre Annunziata 12 marzo 1939, debuttò in teatro nel 1957 accanto a Liliana Carmine Mazza e Gino Maringola, nella sceneggiata "Lazzarella".

Qualche anno dopo, nel 1961, interpretò "‘E ddoie Lucie" con Mario Abate e Gennarino Palumbo, che anticipò di un solo anno l'incontro con Eduardo De Filippo. Il grande drammaturgo e regista partenopeo lo scelse come giovane attore per il ruolo di Amedeo ne "Il sindaco del rione Sanità", uno dei capolavori del teatro di Eduardo. Da qui cominciò l'ascesa di Gioielli in teatro che proseguì con una sempre più convinta e profonda collaborazione con la compagnia di Eduardo De Filippo, con la quale si esibì sui palcoscenici di mezzo mondo, dalla Russia alla Polonia, dall'Austria al Belgio.

Sempre con Eduardo de Filippo interpretò per il teatro e la televisione alcune tra le opere più famose, tra cui: "Non ti pago", "La grande magia", "L'abito nuovo", "Chi e' piu' felice di me!", "Il sindaco del rione Sanità" e "Luisa Sanfelice". Negli anni successivi ai successi con Eduardo, si esibì nella compagnia di Nino Taranto, interpretando il protagonista in "Sposalizio". Ha partecipato anche alla grande commedia "Cielo mio marito" con Gino Bramieri, Marisa Merlini ed Ombretta Colli. Negli anni Settanta, Gioielli cominciò a esibirsi con un trio comico composto assieme a Beniamino e Rosalia Maggio.

Successivamente, al cinema, reciterà al fianco di Mario Merola e Nino D’Angelo. Nel 1991 entra a far parte della compagnia stabile di Luisa Conte al Teatro Sannazzaro con cui si esibì fino alla morte della Conte. Tra le sue interpretazioni, certamente va ricordata quella che nel 2000 diede del personaggio di Prospero in dialetto napoletano, famoso adattamento eduardiano de "La tempesta" di William Shkesperare. Fu anche cantante, incise il 33 giri "‘O figlio d"a camorra. Appuntamento tragico".

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