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Teatro alla Scala: dopo i fischi alla Caballé di 35 anni fa torna Anna Bolena di Donizetti

L’ultima volta che alla Scala andò in scena, nel 1982, Monteserrat Caballé fu costretta ad abbandonare il palco tra i fischi. Oggi una delle opere più raffinate di Donizetti, torna al Piermarini nell’ambito di un percorso di riscoperta dell’Opera italiana.
A cura di Redazione Cultura
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Era dal 1982 che "Anna Bolena" mancava dal palco del Massimo milanese. Ben 35 anni di assenza. Negli anni 2000 Donizetti è stato rappresentato alla Scala soprattutto dai titoli più popolari, in particolare "L’elisir d’amore" e "Lucia di Lammermoor", mentre "Maria Stuarda" è stata rappresentata nel 2008. La nuova versione di "Anna Bolena" di Gaetano Donizetti andrà in scena per sette rappresentazioni, dal 31 marzo al 23 aprile, con la direzione di Ion Marin e la regia di Marie-Louise Bischofberger. Protagonisti sono Hibla Gerzmava e Federica Lombardi nel ruolo di Anna, Sonia Ganassi come Jane Seymour, Piero Pretti come Percy e Carlo Colombara come Enrico.

I fischi del 1982 e la fuga di Montserrat Caballé

L'ultima "Anna Bolena" al Teatro alla Scala di Milano è targata 1982. Fu uno dei fiaschi più famosi della storia dell'Opera. Dopo svariati successi, Montserrat Caballé fu ingaggiata per la ripresa dello spettacolo della Callas del 1957 con la regia di Visconti, ma complice un brutto virus è costretta a saltare la prima, con la gente già in teatro, e non c'è modo di far entrare in scena la sostituta. Dopo una settimana e diversi rinvii finalmente si va in scena, ma Caballé crolla più d'una volta, in particolare sul finale. Al termine della rappresentazione, gli addetti sono costretti a tirare giù la serranda, con la Caballé in fuga. Da quel momento sarà sostituita.

Riscoprire l'opera italiana attraverso il verismo

Oggi, invece, l’opera di Donizetti torna per inaugurare un percorso di ripresa del repertorio del primo Ottocento alla Scala. La proposta si inscrive nel progetto di ripresa e riscoperta del patrimonio dell’opera italiana nel suo complesso attraverso la ripresa dei titoli veristi e dei capolavori del primo Ottocento. Marie-Louise Bischofberger ha firmato quest'allestimento per l’Opera di Bordeaux nel 2014, valendosi delle suggestive scene astratte di Erich Wonder e dei costumi d’epoca di Kaspar Glarner. La regista e drammaturga svizzera, collaboratrice di Luc Bondy dal 1993 sia nel campo della prosa sia nel teatro musicale, ha tra l’altro scritto insieme a lui libretti di tre opere di Philippe Boesmans (Wintermärchen per La Monnaie di Bruxelles, Julie per Aix-en-Provence e Yvonne, princesse de Bourgogne per l’Opéra Garnier. Alla Scala ha curato nel 2007 la ripresa della regia di Salome di Bondy.

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