Tav, il tunnel si scaverà partendo dal cantiere di Chiomonte e non da Susa

Il tunnel di base della Torino-Lione si scaverà partendo dal cantiere di Chiomonte che sostituirà quello che secondo il progetto iniziale avrebbe dovuto sorgere a Susa. Una commissione di studio composta da 17 docenti universitari ha risposto con questa indicazione all'invito del Cipe  di studiare un progetto di cantierizzazione per ridurre al minimo l'impatto sulla piana di Susa. Ad anticiparlo è il quotidiano Repubblica. Il vantaggio sarebbe legato all'ordine pubblico: evitare, dopo Chiomonte, un altro cantiere a Susa che potrebbe diventare potenziale bersaglio degli assalti dei movimenti antagonisti. La partenza dello scavo del tunnel di base avverrà a fianco dell'imbocco del tunnel geognostico della Maddalena che è giunto ormai a oltre due terzi del percorso. Il nuovo scavo sarà costituito da un'unica galleria del diametro di 10 metri che in meno di un chilometro arriverà a incrociare l'asse del tunnel di base.

Diverso smaltimento delle terre di scavo – Il cambio di progetto del cantiere, che dovrà essere approvato da una conferenza dei servizi entro fine anno, prevede anche un diverso smaltimento delle terre di scavo. Inizialmente, quando lo scavo doveva iniziare dalla piana di Susa, la terra di risulta avrebbe dovuto essere caricata direttamente sui treni. La scelta di non realizzare un nuovo cantiere costringe però a utilizzare i camion che dal cantiere di Chiomonte raggiungeranno la ferrovia con dei viaggi notturni per andare a scaricare la terra di scavo sui vagoni. I costi della variante dovrebbero essere inferiori alla cifra di 200 milioni di euro già messa a disposizione dal Cipe per tutelare la sicurezza del cantiere e di chi lavora all'interno. “Sono estremamente favorevole alla realizzazione del tunnel di base a partire dal cantiere di Chiomonte”, ha detto Paolo Foietta, commissario governativo per la Torino-Lione, commentando le anticipazioni di Repubblica.