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Tasi, Trise e tasse sulla casa, detrazioni per evitare la stangata

Dopo le critiche sul rischio stangata, il governo sembra intenzionato a fare un passo indietro e a reintrodurre le detrazioni come era stato fatto per l’Imu.
A cura di Antonio Palma
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Dopo l'allarme lanciato da più fronti contro il pericolo di stangata per i contribuenti a causa della Tasi e delle nuove tasse sulla casa introdotte con la legge di stabilità, il governo sembra intenzionato ad intervenire e a cambiare rotta. "La legge di Stabilità determinerà aumenti di tassazione sugli immobili che potranno portare a quasi dieci miliardi di gettito in più rispetto a quest’anno" hanno denunciato ad esempio da Confedilizia, che associa i proprietari di case, ma critiche sono arrivate anche dall’Associazione dei costruttori edili che parlano di un aggravio del carico fiscale per il 2014 fino al 72% sulla prima casa. Dopo l'incontro mattutino di lunedì tra il Premier Letta, il vicepremier Angelino Alfano e i ministri Dario Franceschini e Fabrizio Saccomanni, l'Esecutivo però sembra sia pronto a modificare sostanzialmente la normativa di riforma dell’Imu cambiando alcune regole sulle nuove tasse sulla casa.  La prima modifica dovrebbe riguardare proprio la Tasi, la componente della Trise che copre i servizi indivisibili dei comuni.

Molte le ipotesi allo studio – Assodato infatti che la Tasi nonostante un'aliquota più bassa rispetto all'Imu peserà di più sui contribuenti perché non ha detrazioni, il governo ha intenzione di porvi rimedio reintroducendo un meccanismo di detrazioni. La notizia è stata confermata anche dal ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi che si è detto aperto al confronto parlamentare per migliorare il testo base. "Presenterò degli emendamenti. Dovremo assolutamente migliorare la questione della casa, anche per recepire osservazioni giuste e corrette che stanno arrivando dalle associazioni e dal Parlamento" ha infatti dichiarato Lupi confermando le perplessità anche nel governo. Le ipotesi allo studio per modificare Tasi e Trise sono diverse. C'è chi vorrebbe una detrazione consistente e generale per tutti come accadeva con l'Imu mentre c'è chi pensa ad una mini detrazione per non gravare troppo sui bilanci dei comuni e chi ancora preferirebbe una detrazione legata invece all'Isee delle famiglie in modo da favorire i redditi più bassi.

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