Taranto, ha un malore mentre lavora nei campi: morta bracciante 39enne
Si è accasciata all'improvviso al suolo priva di sensi, dopo aver avuto un malore, mentre lavorava nei campi di Ginosa, in provincia di Taranto, Puglia. È morta così, lo scorso 31 agosto, Giuseppina Spagnoletti, bracciante di 39 anni e originaria di Lizzano ma residente a Bernalda, in Basilicata. Inutili si sono rivelati i tentativi di rianimarla: è stato lanciato l’allarme al 118 e sono arrivati sia un elicottero con medico a bordo da Potenza sia un’ambulanza da Matera, ma per lei non c'era più nulla da fare. Ignote le cause del suo decesso. L'autopsia potrà chiarire se la donna soffrisse di patologie cardiache, come testimoniato dai suoi colleghi, che il caldo di questi giorni e il lavoro della campagna hanno accentuato, o se le stesse siano state aggravate nel tempo a causa del lavoro svolto.
Per la morte di Giuseppina c'è, inoltre, già un indagato per omicidio colposo: si tratta del titolare dell’azienda agricola, lucana ma che si estende fino in Puglia, in cui lavorava la donna, che risulta assunta regolarmente. La pm tarantina Giorgia Villa, che per il momento ha iscritto nel registro degli indagati solo l’imprenditore come atto dovuto, ha inoltre disposto l’autopsia sul corpo della donna e continua le indagini per fare luce su quanto accaduto. Una vicenda, questa, che ricorda molto vicino quella di Paola Clemente, la bracciante di San Giorgio Jonico, sempre in provincia di Taranto, morta nel luglio del 2015 a causa della fatica estenuante a cui era sottoposta tutti i giorni. Per questa vicenda sono state arrestate sei persone per caporalato, tra cui il direttore dell'azienda dove si svolgeva il lavoro e alcune ritenute strettamente collegate al decesso della donna.