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Taranto, bimbo cade dalle scale. I parenti spazientiti devastano l’ospedale

Apprensione, ignoranza e vandalismo. Sono gli elementi alla base del fatto di cronaca che arriva dall’ospedale Moscati Taranto dove ieri sono state danneggiate “finestre, porte, e messo a soqquadro il reparto di radiologia”, dove era ricoverato un bimbo di 3 anni. I parenti temevano ritardi nelle cure del piccolo, le cui condizioni sono in via di miglioramento.
A cura di Biagio Chiariello
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Momenti di grandissima tensione all’ospedale Moscati di Taranto: il reparto di radiologia è stato devastato da una famiglia in apprensione per le  condizioni di un bimbo di 2 anni. Secondo le ricostruzioni il piccolo era caduto dalle scale interne, prive di protezione, di un palazzo del quartiere Paolo VI nel comune pugliese. Un volo di circa quattro metri, a seguito del quale aveva riportato gravi ferite alla testa. Subito soccorso dal 118, è stata prima portato al Moscati e successivamente all'ospedale Santissima Annunziata dove è stato ricoverato con riserva di prognosi. Le sue condizioni sono comunque in via di miglioramento. Ma l'Asl ha denunciato “vere e proprie azioni vandaliche” all'ospedale “da parte di alcuni cittadini” dopo il ricovero del bambino. Sono state danneggiate "finestre, porte, e messo a soqquadro il reparto di radiologia, nonostante la totale abnegazione del personale sanitario -spiega la Asl- impegnato a salvare, come sempre, vite umane. In questo caso, la vita di un bimbo di due anni. Il danneggiamento di un ospedale rappresenta una vera sconfitta morale, privo di senso civico", continua l’azienda.

La Polizia di Stato sarebbe stata costretta a intervenire anche durante il ricovero ospedaliero avvenuto al Santissima Annunziata. Gli autori dei danneggiamenti, a quanto si apprende, lamentavano presunti ritardi nei soccorsi e temevano un peggioramento per il piccolo in seguito alla decisione dei sanitari di disporre il suo trasferimento dall'ospedale Moscati del rione Paolo VI all'ospedale Santissima Annunziata, che si trova nel centro cittadino. Il personale sanitario dell'ospedale Moscati, puntualizza l'Asl, “ha privilegiato la vita di un bambino anziché rispondere alle aggressioni di alcuni facinorosi, i quali anziché apprezzare la completa assistenza sanitaria, con un ricovero successivo nell'interesse del piccolo paziente presso il presidio ospedaliero Santissima Annunziata, dove sono presenti tutti i reparti chirurgici, hanno pensato bene di danneggiare quanto di utile è presente al Moscati”. E ancora: “Un ospedale – attacca l'Asl – è luogo dove si salvano vite umane, dove gente sofferente viene curata: dovrebbe essere per tutti un luogo sacro. Il rispetto di un ambiente sanitario, luogo pubblico, è una condizione di maturità culturale, educazione, intelligenza che ci contraddistingue dalle popolazioni selvagge”.

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